L'accusa

Amazon accusata di usare troppa plastica, chiesta svolta green agli azionisti. Intanto Bezos molla il timone

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Il gigante di Seattle produce 210 mila tonnellate di plastica, che in parte finisce anche in mare. Attivisti green di tutto il mondo chiedono agli azionisti Amazon un voto di responsabilità per la sostenibilità ambientale e per ridurre drasticamente l’impiego di questo materiale. Bezos non sarà più CEO dal 5 luglio.

Amazon usa troppa plastica, la denuncia in un Report ambientalista

Gli imballaggi con cuscinetti d’aria utilizzati da Amazon sono così tanti che potremmo avvolgerci il pianeta Terra per più di 500 volte. Nel complesso, i rifiuti di plastica utilizzati dal gigante dell’ecommerce ammontano a 210 mila tonnellate, secondo l’ultimo Rapporto Oceana relativo ai dati del 2019.

Di queste, più di 10 mila tonnellate sono purtroppo finite in mare, andando a rendere ancora più pensate l’impatto dell’attività umana sugli ecosistemi marini.

Amazon ha criticato il documento, affermando che i dati sono esagerati e che l’azienda non può averne prodotti così tanti di rifiuti: il dato esatto può essere al massimo un quarto di quello denunciato da Oceana.

In un comunicato ha inoltre dichiarato di aver ridotto considerevolmente il peso degli imballaggi in uscita di oltre un terzo rispetto agli anni precedenti, mentre dal 2015 è riuscita ad eliminare più di un milione di tonnellate di questo materiale in uso nei suoi impianti.

Agli azionisti della società chiesto un atto di responsabilità green

Di fatto, in occasione della riunione degli azionisti è stata fatta una richiesta esplicita di dare conto della produzione di rifiuti di plastica da parte della società, con dati riferiti al tipo di rifiuto, a quanta parte viene riciclata e riusata e a quanta invece finisce in discarica, inceneritore o diretta in mare.

Un gruppo di azionisti attivisti per la campagna mondiale “As You Sow” ha invitato il gigante di Seattle ad accettare questo compito e a fornire i risultati ufficiali in un Rapporto aziendale in una pubblicazione entro dicembre 2021.

A favore di questa risoluzione anche la società di consulenza finanziaria Institutional Shareholder Service.

A quanto risulta al The Guardian, però, il Consiglio di amministrazione di Amazon avrebbe chiesto agli azionisti di votare contro tale proposta.

In attesa del voto degli azionisti del gigante tecnologico fondato da Jeff Bezos nel 1994, e che oggi controlla almeno la metà del mercato ecommerce americano (e globale), le critiche sollevate dagli attivisti si concentrano sul fatto che l’azienda non vuole fornire i dati ufficiali relativi all’utilizzo di plastica che viene fatto nei suoi impianti.

Quant’è davvero la plastica utilizzata e di quale tipo? Amazon ha assicurato che entro il 2023 ha due obiettivi primari: ridurre l’uso di questo materiale altamente inquinante e sostituirlo con qualcosa di assolutamente biodegradabile e riciclabile.

Bezos non sarà più CEO, al suo posto il guru del cloud Amazon

Un lavoro che comunque spetterà al nuovo amministratore delegato di Amazon, che sarà Andy Jassy, attuale capo dell’area cloud (è il CEO di Amazon Web Services). Bezos, infatti, ha deciso di lasciare la guida della sua azienda dal 4 luglio prossimo, lasciandosi il ruolo di Presidente esecutivo.

Bezos, uomo più ricco al mondo secondo Forbes, con un patrimonio personale di 187,5 miliardi di dollari, potrà così dedicarsi meglio alle sue altre attività imprenditoriali, come la startup Blue Origin per i voli spaziali, il giornale Washington Post di sua proprietà, o guarda caso i progetti per l’ambiente con la fondazione Bezos Earth Fund.