il caso

Altro che digitalizzazione, in Italia le nuove tessere sanitarie senza chip

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A causa della carenza di materiali semiconduttori la nuova tessera sanitaria è senza chip. L'Italia rischia di tornare indietro di 30 anni.

La carenza di materiali semiconduttori per la produzione dei microchip, generata dalla grave crisi internazionale, rischia di far tornare l’Italia indietro di 30 anni.

La grave carenza di molte materie prime a livello globale è causata principalmente dalle ripercussioni del conflitto in corso in Ucraina: Kiev e Mosca sono infatti tra i Paesi con la maggiore disponibilità per quanto riguarda i materiali utilizzati per produrre i microchip: palladio e neon.

Per questo motivo, a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, a partire dal 1° giugno il governo presieduto da Mario Draghi ha autorizzato la diffusione di una nuova versione del documento, che ha iniziato a circolare nelle tasche degli italiani nella sua versione semplificata, emessa direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze: una versione senza microchip.

Tessera sanitaria scaduta? Non gettate quella vecchia

Ogni anno sono più di 11 milioni gli italiani che devono rinnovare la carta, un documento noto anche come Carta dei servizi, perché, oltre a certificare l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e mostrare dati come nome, cognome, data e luogo di nascita e codice fiscale, consente la gestione delle pratiche di identificazione e autenticazione online, dei servizi offerti sui portali istituzionali, la firma elettronica e la consultazione dei documenti disponibili sui canali della pubblica amministrazione.

Il MEF, spiega in una nota, consiglia quindi di non gettare la tessera sanitaria vecchia, ricordandosi di estenderne fino alla fine del 2023 la durata del certificato di autenticazione, per continuare a utilizzarla nella gestione dei servizi online.

Ma per accedere ai servizi online?

Ma allora cosa fare per accedere ai servizi online? Se si ha la vecchia tessera, spiega il ministero, bisogna estendere la scadenza al 2023 della vecchia tessera collegandosi sul sito www.sistemats.it attraverso un apposito software. Per estendere la validità della tessera è fondamentale essere in possesso del codice Pin fornito in passato con l’invio della stessa.

Ma invece cosa bisogna fare per continuare ad accedere ai servizi se si ha in mano una tessera senza microchip perché ha buttato quella vecchia?

Per i cittadini che hanno ricevuto la nuova Tessera Sanitaria senza microchip (TS), è disponibile il tool che permette l’estensione del certificato di autenticazione della precedente Tessera Sanitaria con microchip (TS-CNS), non ancora scaduta.

Il tool è disponibile per il sistema operativo Windows e per essere utilizzato è necessario disporre dei codici PIN/PUK della TS-CNS ancora in corso di validità. Il nuovo certificato di autenticazione consente l’utilizzo della TS-CNS fino al 31 dicembre 2023.

Il tool e la relativa Guida di installazione sono disponibili alla pagina Elenco driver.

Come si può osservare, per le persone meno giovani si tratta di un cammino complicato.