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Agcom, accessi in rame dimezzati in quattro anni. FTTC, FTTH e FWA più del 60% delle connessioni

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In aumento le connessioni ultraboradband più performanti, mentre continua il calo del rame. Nel mobile Tim si conferma market leader (29,6%), seguita da Vodafone (28,8%) e Wind Tre (26,9%) mentre il nuovo entrante Iliad rappresenta il 5,6%.

I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi oggi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni evidenziano come a fine marzo 2020, nella rete fissa, gli accessi complessivi si siano ridotti di circa 140 mila unità rispetto al trimestre precedente, e di quasi 700 mila unità rispetto a marzo 2019. In continuità con quanto emerso nei precedenti aggiornamenti dell’Osservatorio, vengono rilevati significativi cambiamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: infatti, se nel marzo 2016 quasi l’88% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 44,3% (con una flessione di 9,2 milioni di linee). Nel periodo osservato (marzo 2016-marzo 2020), sono cresciuti gli accessi tramite tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+6,8 milioni di unità), FTTH (+950 mila) e FWA (+ 600 mila).

FTTC, FTTH e FWA oltre il 60% delle connessioni

Classifica

Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzate: le linee che usano le tecnologie più performanti hanno superato il 60% del totale delle linee a larga banda, il cui quadro competitivo vede Tim quale maggiore operatore con il 42,8%, seguito da Vodafone con il 16,5%, e da Fastweb (15,0%) e Wind Tre (13,8%).

Rete mobile

Nel segmento della rete mobile, le sim complessive (103 milioni a marzo 2020) su base annua risultano in flessione di circa 1 milione; le sim M2M sono cresciute di 2,8 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 3,8 milioni di unità. Tim si conferma market leader (29,6%), seguita da Vodafone (28,8%) e Wind Tre (26,9%) mentre il nuovo entrante Iliad rappresenta il 5,6% del mercato. Considerando il solo segmento delle sim “human”, ovvero escludendo le M2M, il nuovo operatore raggiunge il 7,4%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,8 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 29,3%. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: primo trimestre del 2020 oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in circa 8,5 GB/mese in crescita del 58% rispetto a marzo 2019.

Televisione

Relativamente al settore televisivo, rispetto a marzo 2019 la Rai continua a detenere la leadership in termini di audience con il 36% e una crescita di +0,1 punti percentuali; il secondo operatore, Mediaset, con 4,5 milioni di telespettatori nel giorno medio, registra una contrazione (-0,6 punti percentuali) raggiungendo una share del 32%. Nello stesso periodo, Discovery e La7 del Gruppo Cairo registrano performance positive con incrementi delle quote di ascolto rispettivamente dello 0,6% e 0,2%. In diminuzione invece gli ascolti registrati da Comcast/Sky che risultano in contrazione di 0,8 punti percentuali). Analizzando l’evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali programmi di informazione (i telegiornali), nel giorno medio, Tg1 e Tg5 si confermano i più seguiti (complessivamente con circa 13,6 milioni di ascoltatori e una crescita, rispettivamente, di +2,2 e +2,5 punti percentuali). Al terzo posto si colloca l’edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con una share, pari al 16,8%, in crescita di +4,7 punti percentuali.

Editoria

Per il settore dell’editoriasi conferma il trend negativo già evidenziato nei precedenti Osservatori: nel mese di marzo 2020, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è pari a circa 2,3 milioni di copie, in flessione del 22% su base annua. Con riferimento all’intero periodo considerato (marzo 2016 – marzo 2020), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono quasi dimezzate, passando da 2,2 a 1,2 milioni di unità. Contestualmente, le copie digitali risultano in netta flessione se consideriamo l’intero periodo (-24% punti percentuali) e in lieve incremento se esaminiamo i valori di marzo 2019 (+1 punto percentuale)

Internet

Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di marzo 2020, 44,7 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 113 ore di navigazione mensile a persona. Analizzando l’audience dei principali social network, Facebook con 38,4 milioni di utenti unici si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti. Prosegue il trend crescente per Instagram frequentato da 28,8 milioni di utenti unici (+14,2 milioni di utenti rispetto a marzo 2019), così come per i restanti operatori Linkedin (+19,5 milioni di visitatori unici), Pinterest (+30,5milioni di utenti) e Twitter (+24,2milioni di internauti). Tik Tok del gruppo Bytedance, frequentato da 5,4 milioni di utenti, a marzo 2020 supera la performance di Reddit.

Servizi postali

Nel primo trimestre del 2020 i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono diminuiti del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno: in particolare, i servizi di corriere espresso risultano in crescita del 3%, mentre quelli relativi ai servizi di corrispondenza registrano una flessione di quasi il 21%. Il quadro concorrenziale del settore postale, nel suo complesso, vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con oltre il 38,5%, mentre il segmento dei servizi di corriere espresso è caratterizzato da un maggiore livello di competitività, con i tre principali operatori che risultano avere una quota relativamente simile; GLS Italy detiene il 14,6% ed è seguita da BRT con l1,7% e UPS con il 10,2%. Da evidenziare al riguardo la crescita di Amazon Italia Transport (AIT), che con il 6,7% risulta la più dinamica tra le imprese considerate, (+2,9 punti percentuali). Su base annua, i ricavi unitari medi relativi dei servizi postali mostrano una crescita del 3,3% mentre quelli relativi ai servizi di corriere espresso si riducono in media del 6,6%.

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