Smart city: in Gran Bretagna si parte dalle strade, un premio da 30 mila sterline per il miglior ‘data hub’

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Una buona smart city inizia dalle smart streets: nel Regno Unito via al bando per la migliore piattaforma big data e internet of things finalizzata allo sviluppo di un highways data hub.

Gran Bretagna


Smart Street UK

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Per realizzare una città intelligente, una smart city, si può partire da qualsiasi settore: ad esempio le strade. Di solito pensiamo a queste infrastrutture urbane ed extra urbane come qualcosa di secondario, da relegare alle competizioni elettorali, dove la prima cosa che si annuncia è appunto il rifacimento delle strade e l’eliminazione delle buche.

 

In Gran Bretagna si è deciso di risolvere il problema una volta per tutte, con un sistema di monitoraggio della rete stradale che in tempo reale controlla lo stato delle vie e segnala ogni tipo di criticità. Per fare ciò si è lanciata una competizione nazionale finalizzata ad individuare il progetto migliore di ‘highways data hub‘, che da una parte sappia risolvere il problema della tenuta dell’infrastruttura (buche, crepe, erosione del manto), dall’altra riduca al minimo lo spreco di denaro pubblico (riduzione delle tasse).

 

Al progetto migliore andranno 30 mila sterline (circa 34 mila euro) e il sostegno di accademie e centri di ricerca per lo sviluppo della piattaforma per la raccolta, elaborazione e conservazione dati, in modalità ‘retrofitting‘, cioè sfruttando le risorse già esistenti. L’iniziativa, ideata da un gruppo di aziende e società di consulenza IT, dalle università di Lancaster e Birmingham, con la collaborazione di una cordata di amministrazioni pubbliche, tra cui Birmingham e Cleveland, rientra nel bando Future Cities Demonstrator lanciato dal Technology Strategy Board (TSB), durante lo scorso anno.

 

In questo caso si tratta di progetti declinati in chiave smart street, a cui il TSB ha messo a disposizione 6,2 milioni di sterline (dei 24 milioni totali del bando), che prevedono l’uso di tecnologie internet of things e big data.

 

Un data hub efficiente e aggiornato può garantire alle amministrazioni pubbliche e ai cittadini un consistente risparmio economico, nonché di risorse energetiche, perché le informazioni che se ne traggono ci consentono di intervenire al momento giusto, con il minimo spreco di soldi e materie prime, con ottimi risultati in termini di sostenibilità, impatto ambientale e qualità dell’infrastruttura“, ha spiegato il professor Nick King della Lancaster University.

 

Se la strada è tenuta in buone condizioni diminuiscono gli incidenti stradali e la frequenza degli interventi di manutenzione più invasivi, aumenta la sicurezza per i pedoni, migliorano le performance dei mezzi (con minore usura delle parti), con un ritorno economico notevole per i cittadini, in termini di soldi spesi durante l’anno per le tasse e il meccanico ad esempio.

 

Una soluzione che darà notevoli benefici anche al tessuto economico locale, specificatamente alle PMI, ha spiegato a Wired UK Nigel Davies, responsabile di progetto per l’Università di Lancaster: “La piattaforma consente alle piccole e medie imprese di entrare nel mercato e di presentare propri progetti, senza particolari investimenti tecnologici e budget stellari, suggerendo le migliori soluzioni e gli strumenti più efficienti“.

 

(F.F.)