Siracusa frontiera meridionale dell’innovazione: da smart city IBM a Capitale europea della Cultura 2019

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Cultura, ambiente, turismo e ICT per una governance dello sviluppo sostenibile che consenta alla città siciliana di spostare nel cuore del Mediterraneo l’attenzione di Istituzioni, mercati e imprese.

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Siracusa

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Negli ultimi dodici mesi la città di Siracusa ha collezionato una serie di riconoscimenti di prestigio che l’hanno proiettata nel panorama dei centri urbani più all’avanguardia in Europa, per la qualità dei progetti e la priorità degli obiettivi.

 

La settimana scorsa la provincia siciliana si è aggiudicata il premio ‘Smart Cities Living Lab‘, promosso da ANCI e CNR, categoria “Centro storico”: “Per aver presentato la migliore ipotesi di intervento, inclusiva della riduzione degli attuali consumi energetici, mettendo a disposizione come area di sperimentazione l’isola di Ortigia, patrimonio dell’Unesco, e, nel contempo, aver dimostrato di avere tutti i requisiti tecnici richiesti dal bando di selezione“, (Leggi articolo su Key4biz).

 

Riconoscimento importante nel processo di innovazione, crescita e sviluppo che l’amministrazione siracusana si è data per avvicinare l’Europa alla sua frontiera meridionale e per riportare l’attenzione delle Istituzioni, dei mercati e delle imprese al centro del Mediterraneo.

 

Un percorso iniziato lo scorso anno, con l’inserimento della città nel programma Smarter Cities Challenge di IBM e che continua anche oggi con la candidatura di ‘Siracusa e del Sud est‘ a Capitale europea della Cultura 2019.

 

Grazie al colosso americano dell’ICT, la città siciliana, unica in Italia, ha potuto contare sull’aiuto di figure professionali di massimo livello per esaminare e intervenire in diversi settori chiave: dalla sanità all’istruzione, dalla sicurezza ai trasporti, dall’energia ai rifiuti.

 

È difficile conciliare tecnicamente le diverse anime del territorio: da una parte l’industria petrolchimica può rallentare l’auspicato incremento di un turismo di qualità, dall’altra la protezione e salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale costituisce un fattore di complessità e maggiore onerosità per lo sviluppo industriale. Smarter Cities Challenge di IBM offre soluzioni avanzate a città (e dal 2014 anche a enti pubblici locali, tra cui le Regioni) per affrontare tali criticità e avere un piano di governance sistemica dei diversi comparti, con l’ausilio di competenze specifiche e delle moderne tecnologie.

 

Sei le raccomandazioni identificate: si va dalla necessità di accrescere il livello di collaborazione alla proposta di creare un centro di eccellenza con l’obiettivo di “governare la città attraverso i dati“. Le altre quattro costituiscono vere e proprie aree di intervento: monitorare l’ambiente per proteggere il patrimonio e gli investimenti, migliorare l’offerta turistica per poter conoscere sempre meglio le esigenze dei singoli clienti, incrementare la qualità della vita e, infine, collaborare per una trasformazione industriale.

 

In tale direzione va la candidatura a Capitale europea della Cultura 2019 di ‘Siracusa e del Sud est‘, progetto appoggiato da 19 Comuni, 2 Province regionali, un Distretto turistico, 14 soggetti istituzionali e privati, 50 associazioni culturali e 67 personalità di profilo nazionale e internazionale. Un’iniziativa che vede al centro la cultura come collante territoriale ed il territorio culturale come cantiere di produzione e di innovazione. “Dobbiamo impegnarci a realizzare un programma culturale di qualità eccelsa – ha spiegato l’assessore alle Politiche culturali, Alessio Lo Giudiceper stimolare la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni ad uno sviluppo sostenibile del territorio e alla proposta culturale, per far sì che Siracusa e il Sud Est abbiano visibilità europea e mondiale“.

 

Centoventidue i progetti raccolti e 21 i “progetti bandiera” selezionati per investimenti complessivi, quindi anche infrastrutturali e non solo culturali, per 2,33 miliardi di euro, che sarebbero coperti da entrate provenienti dal settore pubblico per il 99%, e la rimanente quota da capitale privato.

 

Entro la fine di quest’anno un’apposita giuria, composta da 13 componenti, 7 dei quali nominati dall’Unione europea e 6 dall’Italia, indicherà una rosa di città che avranno superato la preselezione, fino alla proclamazione ufficiale della Capitale europea della Cultura 2019 attesa per il 1° gennaio 2015.

 

(F.F.)