APPLE: manipolazione prezzi ebook, rischio condanna negli USA

di Flavio Fabbri |

VINTI

Si mette male per Apple negli Stati Uniti in relazione alla causa intentata dal Dipartimento di Giustizia con l’accusa di manipolazione dei prezzi sul mercato ebook. Secondo quanto affermato in via preliminare dal giudice distrettuale Denise Cote, incaricato del caso, è molto probabile che la spunti il Governo.

 

La causa nasce dal presunto comportamento scorretto di Apple e altre case editrici nella determinazione dei prezzi dei volumi elettronici sul mercato americano. Le suddette aziende hanno poi preso accordi con il Dipartimento di Giustizia per la chiusura dell’azione legale, tranne Apple, che ha respinto tutte le accuse al mittente.

 

Ieri è arrivata l’opinione preliminare del giudice che, anche se ancora ci sono da vagliare altre posizioni e testimonianze rilevanti, ha espresso un primo giudizio ufficioso favorevole al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. “Credo che il governo sarà in grado di dimostrare in giudizio la prova diretta che Apple abbia consapevolmente partecipato all’aumento dei prezzi degli ebook e che durante il processo sara’ confermata la prova indiziaria“, ha dichiarato il giudice distrettuale, secondo quanto riportato da Milano Finanza.

 

Il processo inizierà i primi di giugno e durerà tre settimane. Il legale della Apple, Orin Snyder, ha comunque minimizzato quanto riportato dalla stampa Usa: “La Corte deve ancora vagliare le testimonianze chiave in sede di processo e saranno queste a determinare il verdetto definitivo, non un’opinione preliminare“.