eSECURITY: furti di identità, un mercato nero che vale 18 mld di dollari negli USA

di Flavio Fabbri |

VINTI

Il furto d’identità è uno tra i reati più diffusi ed odiosi perpetrato ai danni degli utenti di rete americani. Attraverso Pc e smartphone, sempre più cittadini si ritrovano conti da pagare anche salati di cui non hanno minimamente idea dell’origine.

 

Secondo le più recenti statistiche e gli studi promossi da enti governativi e condotti da Javelin Strategy & Research, ogni anno le  vittime di furti d’identità sono tra gli 8 e i 12 milioni, per un costo totale di 18 miliardi di dollari.

Uno dei casi su cui si sta discutendo negli Usa, in questi giorni, è quello della signora Stuber, che si è ritrovata un conto da pagare sull’Apple Store di 3.300 dollari per l’acquisto di Mac e iPhone. Ovviamente la donna non ha ordinato niente, ma ‘qualcuno’, a suo nome, ha invece fatto spesa sfruttando i suoi dati registrati su una BarclayCard solitamente usata per lo shopping online.

 

Un esempio, un caso tra milioni, che permette di ragionare sul problema dei furti di identità e sulla diffusione di nuove tecniche criminali non solo su internet, quindi su Pc e altri computer, ma anche su rete mobile. La Apple, a riguardo, è stata una delle aziende più coinvolte in questo tipo di furti nella seconda metà del 2012, secondo un articolo pubblicato dalla Reuters.