eSECURITY: la guerra in Siria si sposta online, crackers Hassad attaccano Al Jazeera

di Flavio Fabbri |

VINTI

Si parla tanto e giustamente del conflitto di terra che da mesi insanguina la Siria, ma poco si sa di quanto accade in rete. Lo scontro in atto tra ribelli e lealisti in terra siriana, purtroppo, apre sempre nuovi fronti e infiamma con ferocia l’intera aria mediorientale, senza dimenticare di coinvolgere anche internet.

 

Online passa la gran parte delle informazioni, subito dopo la tv e la radio, e in ogni guerra che si rispetti anche le notizie, i media e le tecnologie usate divengono a tutti gli effetti dei bersagli su cui puntare il fuoco digitale (e non) per le parti in campo.

 

È di ieri sera la notizia di un attacco informatico in grande stile condotto contro l’emittente in lingua araba Al Jazeera. Secondo quanto affermato stanotte in un tweet da Babar Mustafa, Software engineener del broadcaster qatarino: “Il sito web di Al Jazeera non è accessibile a causa di un attacco informatico probabilmente di tipo DNS poisoning. A breve il problema sarà risolto“.

 

Un avvelenamento del DNS, cioè del Domain Name System, consente ai crackers di dirottare il traffico su un falso sito e di danneggiare così l’azienda o l’utente vittima. Nel caso di Al Jazeera è accaduto esattamente questo e i dirottatori si chiamano (grazie alla firma che hanno lasciato nell’home page del sito web) “Al-Rashedon“, autodefinendosi ‘sostenitori siriani e fedeli al Governo di Hassad‘ e spiegando che: “Questo atto di hackeraggio è in risposta alla vostra posizione (di Al Jazeera, ndr) contro la Siria (popolo e governo), al sostegno ai gruppi terroristici armati e alla pubblicazione di notizie fasulle sulla crisi siriana“. Accanto alla firma è stata ritrovata anche l’immagine della bandiera Siriana.

 

L’attacco, su cui le indagini sono ancora in corso, ha colpito due domini del news channel, nello specifico .net e .com, e ancora, da più parti del mondo, l’accesso risulta impossibile. Non è la prima volta che Al Jazeera diviene obiettivo di attacchi informatici portati da militanti politici e addirittura da Governi stranieri, come nel caso del cyber attacco di tipo Denial of Service che subì nel 2003, subito dopo aver mostrato al mondo le foto di militari americani catturati da soldati iracheni, e a luglio su Twitter da parte di organizzazioni filo-Hassad.