EDITORIA: FNSI, ‘Stop a emendamenti in Milleproroghe è letale per settore’

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VINTI

Come riportano diverse testate stamane, la Commissione bilancio della Camera ha detto no agli emendamenti presentati da alcuni deputati al decreto «Milleproroghe» per il rifinanziamento del fondo per l’editoria e per garantire il pluralismo dell’informazione e sostenere le testate cooperative, no profit, di idee e politiche.

 

Un fatto che ha allarmato subito la Federazione nazionale della stampa (FNSI) ed il suo segretario Franco Siddi: “Se sarà confermata la notizia che il Milleproroghe non conterrà emendamenti per la definizione dello stanziamento a favore dell’editoria, occorrerà trovare subito la via di un provvedimento d’urgenza per coprire un buco altrimenti letale per decine di testate giornalistiche e qualche migliaia di posti di lavoro“.

 

Secondo Siddi, già durante questo mese di gennaio saranno diverse le testate che sospenderanno l’attività per l’impossibilità di accedere al credito, come nel caso di Liberazione e L’informazione-Il domani. Il segretario FNSI chiede che venga trovata quanto prima una soluzione e assicura una totale disponibilità e collaborazione della Federazione: “Analogamente a quanto fatto per Radio Radicale, si può stabilire dal Fondo Letta una cifra per 2012. In ogni caso la misura è urgente quanto la nomina di un sottosegretario qualificato per editoria perché possano essere sbloccate pratiche ferme solo per l’assenza del vertice“.

 

Anche Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, riporta una nota AGI, ha duramente criticato l’esclusione dal decreto Milleproproghe dei fondi all’editoria: “Ci sono molti modi per chiudere centinaia di emittenti e di giornali, il piu’ subdolo e il meno accettabile, politicamente ed eticamente, e’ quello di far finta di nulla, di lasciar andare le cose, di dichiarare, come e’ accaduto in queste ore, inammissibili tutti gli emendamenti presentati su questa materia“.

 

Mentre per il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni: “Così si certifica la chiusura, già iniziata, di tante aziende editoriali e si dà un colpo durissimo, insopportabile, all’occupazione e alla libertà di informazione. Le conseguenze sono il tracollo di un settore che fattura 500 milioni di euro, migliaia di lavoratori licenziati, in mobilità o in CIG sia nelle testate che nell’indotto“.

 

Sempre nella giornata di oggi La Federazione nazionale della stampa italiana ha incontrato il Sottosegretario del Ministero Sviluppo Economico/Comunicazioni, Massimo Vari, per  l’avvio di un processo di iniziative finalizzato a valutare le opportunità di rilancio dell’industria dell’informazione e di qualificazione, stabilizzazione e valorizzazione degli interventi pubblici sul settore radiotelevisivo. Nel corso dell’incontro il Segretario Franco Siddi, il Presidente Roberto Natale e il Direttore Giancarlo Tartaglia della Federazione hanno voluto evidenziare le potenzialità dell’industria dell’informazione e le valenze del lavoro professionale dei giornalisti che, pur in una situazione delicata, con tanti punti caldi e diverse questioni aperte (vasti settori in crisi, grandi trasformazioni in corso, fenomeno del precariato), sono e rimangono motore essenziale e irrinunciabile per lo sviluppo del Paese.