eSECURITY: altri cablogrammi riversati online da Wikileaks. Occhi indiscreti USA su aziende italiane

di Flavio Fabbri |

VINTI

Non cessa la pubblicazione sul web di cablogrammi secretati dal Governo e la diplomazia USA da parte di Wikileaks. Nonostante il tentativo di oscurare la popolare piattaforma di leaking, sono ormai centinaia i siti web da cui è possibile leggere i documenti di cui tutto il mondo parla. Gli ultimi file diffusi in rete, dall’organizzazione guidata da Julian Assange, riguardano la lista stilata dal Dipartimento di Stato USA delle infrastrutture critiche e le risorse di importanza cruciale situate all’estero da tenere sotto sorveglianza. Tra queste ci sono anche alcune aziende italiane che gli 007 statunitensi usavano ‘spiare‘.

Secondo i documenti in mano a Wikileaks, si tratterebbe di imprese produttrici di cavi sottomarini, per le telecomunicazioni, estrattive di risorse minerarie e petrolifere e di aziende farmaceutiche. Le italiane coinvolte sarebbero la multinazionale farmaceutica Glaxo Smith Kline di Parma e il gasdotto Trans-Med che rifornisce di idrocarburi l’Italia direttamente dai paesi produttori.

Siti di interesse strategico, secondo le fonti Usa, che se persi o colpiti da forze straniere causerebbero gravissimi danni alla salute pubblica, la sicurezza nazionale e l’economia degli Stati Uniti. Per questi motivi il Governo americano, con la firma di Hillary Clinton, nel 2009 aveva promulgato il cosiddetto National Infrastructure Protection Plan, con l’intento evidente di preservare la posizione di vantaggio degli Stati Uniti in chiave geopolitica, rispetto alle potenze emergenti, oltre che un elevato grado di difesa dei livelli di sicurezza e degli interessi nazionali.