ICT: Stanca, ‘Italia in ritardo, ma più per un problema culturale che tecnologico’

di Flavio Fabbri |

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Non è il digital divide a frenare l’Italia nello sviluppo di un mercato ICT maturo, ma un problema di natura prettamente culturale secondo Lucio Stanca, ad di Expo 2015, che ha invitato i partecipanti di Smau 2009, il salone milanese dell’innovazione tecnologica, a riflettere seriamente sui ritardi del nostro paese nell’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

”Abbiamo bisogno di maggiore innovazione tecnologica, fattore più rilevante per la produttività e la competitività di un Paese”, ha ribadito l’ad, per il quale le istituzioni hanno delle grandi responsabilità: “C’e’ un impegno poco sufficiente da parte della politica, ma più in generale da parte delle famiglie, visto che il 50% degli italiani non e’ ancora sulla rete, il che rappresenta un divario culturale su cui bisogna ragionare, prima ancora che tecnologico“.

Secondo Stanca, inoltre, anche nella Pubblica Amministrazione, dove di tecnologia ce n’è a sufficienza, rimane sempre un problema di formazione del personale e del management, nonostante il buon lavoro fin qui svolto dal ministro Renato Brunetta. Riguardo all’Expo 2015, infine, Stanca vede nella fiera sarà una grande occasione per sperimentare nuovi servizi digitali di concezione avanzata.