eSECURITY: cade McColo, ma botnet intelligenti contrattaccano

di Flavio Fabbri |

VINTI

Dopo la messa al bando di McColo, la società di hosting da cui si generava il 75% dello spamming in rete, in molti hanno pensato che forse ci eravamo tolti di mezzo, una volte per tutte, almeno una buona dose di spazzatura quotidiana dalla nostra posta elettronica. Ma, come facilmente prevedibile, non è stato cosi. Dopo una decina di gironi di calma apparente lo spamming è ripartito ancora più aggressivo, stavolta con un’impennata dello spam di quasi il 36%.

La causa? È da ricercare nei botnet ‘intelligenti’ che, nonostante orfani di McColo, sono risorti a nuova vita trovando ospitalità in altri e più numerosi ISP. Nomi curiosi, come ‘Srizbi‘, ‘Mega-D‘, ‘Asprox‘, ma altamente insidiosi in gradi di operare liberamente tra Internet Service Provider di USA ed Estonia. Il solo botnet Srizbi sarebbe responsabile del 40% dello spamming inviato ultimamente in tutto il mondo. Agenzie di sicurezza informatica USA sono già al lavoro. Rimane il problema dei posizionamenti esterni alla rete nordamericana, chi interverrà?