Giorgio Napolitano e Renato Brunetta inaugurano progetto ‘Smart inclusion’, di Telecom Italia e Cnr, all’ospedale pediatrico di Napoli

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COMUNICATO STAMPA


Telecom Italia

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta hanno inaugurato questo pomeriggio il progetto “Smart Inclusion” presso l’Ospedale Pediatrico “Santobono Pausilipon” di Napoli. Il titolare di Palazzo Vidoni ha ricevuto, insieme al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e alle altre autorità presenti, la prima carica dello Stato che ha scoperto una targa in ricordo della giornata e ha visitato le divisioni di chirurgia oncologica e di pediatria oncologica dell’Ospedale partenopeo.

Il progetto “Smart Inclusion” – inaugurato nel 2009 e realizzato grazie al sostegno del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, del CNR e di Telecom Italia – è rivolto ai bambini lungodegenti e integra su un’unica piattaforma tecnologica servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici, consentendo così ai piccoli pazienti di partecipare alla vita sociale collegandosi con il mondo esterno in maniera semplice e immediata e al personale sanitario di disporre di strumenti evoluti a supporto dei processi di cura dei bambini coinvolti. Tutto attraverso l’utilizzo di terminali Touch-Screen e grazie a un’unica piattaforma open-source che integra servizi di eLearning, eSocial e di eHealth.

L’intenzione è quella di assicurare un ‘ponte’ tecnologico virtuale che riduca la distanza sociale, umana e culturale che si crea inevitabilmente tra i pazienti lungodegenti di alcuni reparti di pediatria, la scuola e la famiglia. In questo modo si rende più ‘umano’ il posto letto e soggetti fragili e temporaneamente emarginati possono restare in contatto con il mondo esterno. Appositamente realizzato per i lungodegenti dei reparti di oncoematologia pediatrica, “Smart Inclusion” impiega nel modo migliore le opportunità offerte dall‘ICT per aiutare i soggetti più deboli o impossibilitati a condurre in modo pieno e autonomo la propria vita sociale, ad esempio rendendoli partecipi delle lezioni scolastiche durante il lungo periodo di degenza (in ospedale) e post-degenza (a casa).

In particolare, l’Ospedale Pediatrico “Santobono Pausilipon” di Napoli verrà dotato di 32 terminali (13 presso la struttura complessa di oncoematologia, 12 presso la struttura complessa di oncologie e 7 presso la struttura semplice di trapianto di midollo osseo) che permetteranno ad altrettanti piccoli pazienti di interagire con il mondo esterno.

Fino ad oggi più di 1.500 bambini hanno utilizzato “Smart Inclusion” grazie a 163 terminali installati in 7 strutture sanitarie. Oltre all’ospedale partenopeo sono stati coinvolti nel progetto il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (15 terminali), l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma (28 terminali), l’Azienda Ospedaliera di Padova (26 terminali), l’Azienda Ospedaliera Meyer di Firenze (17 terminali), l’Istituto Gaslini di Genova (24 terminali) e l’Ospedale Infantile Regina Margherita Sant’Anna di Torino (21 terminali).

Smart Inclusion è stato realizzato con la supervisione scientifica e progettuale dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Consiglio nazionale delle ricerche (Isof-Cnr) di Bologna, grazie al sostegno del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, al supporto tecnologico e finanziario di Telecom Italia e al contributo in ogni territorio di Fondazioni bancarie.

L’iniziativa si avvale di tecnologie trasmissive a zero impatto elettromagnetico e integra, su un’unica piattaforma tecnologica progettata dal Cnr e realizzata da Telecom Italia, servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici. Smart Inclusion consente ai bambini di partecipare alla vita sociale collegandosi con il mondo esterno in maniera semplice e immediata e rende disponibile al personale sanitario strumenti evoluti a supporto dei processi di cura dei piccoli pazienti. Il progetto si basa completamente su tecnologie open source, aderendo alle raccomandazioni dell’Unione Europea, e permette di raggiungere prestazioni di alto livello.

Napoli, che rappresenta la settima realizzazione in Italia di questa iniziativa, rientra nel piano di estensione a livello nazionale di Smart Inclusion, fortemente voluto dal Ministro Renato Brunetta dopo la prima applicazione, messa in esercizio il 6 febbraio 2009 dall’Isof-Cnr e Telecom Italia presso il Policlinico S.Orsola-Malpighi e l’Istituto comprensivo n. 6 di Bologna. A Napoli il progetto riguarda l’Ospedale pediatrico Santobono Pausilipon nei seguenti reparti: Struttura complessa di oncoematologia (13 terminali), Struttura complessa di oncologia (12 terminali) e Struttura semplice di trapianto midollo osseo (7 terminali), dando il servizio a tutti i 32 letti di degenza pediatrici dei 3 reparti coinvolti.

Napoli rappresenta anche la prima soluzione in Italia che coinvolge tutti i reparti di lungodegenza pediatrica oncologica, in cui tra l’altro sarà possibile interconnettere, per particolari iniziative, tutti i terminali del progetto Smart Inclusion presenti in Italia per fruire di spettacoli teatrali o inviare e ricevere video messaggi.

Il progetto Smart Inclusion“, osserva il Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luciano Maiani, “rappresenta bene una delle funzioni essenziali della ricerca scientifica: tradurre la conoscenza tecnologica in servizi per i cittadini. A questo aspetto se ne aggiunge un altro di grande valore sociale, l’aiuto ai bambini malati, una categoria di persone particolarmente vulnerabili. Per questa ragione il Cnr è orgoglioso di aver messo a punto Smart Inclusion, con il sostegno del Ministero della pubblica amministrazione e innovazione e di Telecom Italia, e di aver contribuito alla diffusione in Italia di questa tecnologia. Napoli è la settima città ad avvalersi delle piattaforme tecnologiche che consentiranno ai giovani pazienti dei reparti oncologici di mantenere, attraverso la rete web, il contatto con la famiglia e gli affetti, oltre che con il mondo esterno della scuola e degli amici. Smart Inclusion – conclude Maiani – migliorerà sensibilmente la qualità di vita dei piccoli malati nel periodo di degenza, e rappresenta un ottimo esempio di collaborazione tra ricerca cientifica, buona politica e lungimiranza di un’azienda privata“.

Principali funzioni del Sistema

Gli ospedali fino ad oggi coinvolti sono: Sant’Orsola di Bologna, Bambin Gesù di Roma, Meyer di Firenze, Policlinico di Padova, Gaslini di Genova e Regina Margherita di Torino.

Attraverso l’innovativo video-terminale touchscreen OlivettiSmart Care‘, dotato di telecamera e postazione a bordo del letto, il bambino può partecipare alle lezioni scolastiche, comunicare con i propri cari e accedere a programmi di intrattenimento con una semplice pressione del dito.

In particolare, nell’area Scuola, l’interazione con la classe, l’insegnante e gli alunni durante le lezioni è resa possibile grazie all’installazione, nelle aule collegate, delle lavagne interattive multimediali Smart School e di totem ergonomici da insegnamento. Il terminale ‘Smart Care’ permette inoltre al bambino di visualizzare le registrazioni delle lezioni, effettuare esercizi e fruire di corsi individuali di autoapprendimento. Il progetto prevede anche la possibilità, per docenti, studenti e famiglie, di accedere alle funzionalità del Portale Innovascuola del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e ai programmi didattici tradizionali attivi presso i reparti.

Nell’area intrattenimento è possibile accedere a canali televisivi tematici, scegliendo on-demand i contenuti audio-video preferiti tra cartoons, film, documentari, sport oppure effettuare videochiamate con i propri familiari. In post degenza, il bambino potrà continuare a seguire le lezioni da casa tramite un Pc con webcam. Nell’area ospedale, il personale sanitario potrà accedere alla documentazione clinica e aggiornarla. Inoltre il terminale permette di sorvegliare lo stato del bambino attraverso la visualizzazione dello stesso sul terminale del caposala e di intervenire sia su chiamata del paziente stesso sia per controllo assistenziale.