Softswitch Italtel: presentati i risultati del progetto PETIT-OSA

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COMUNICATO STAMPA


Italtel

Con il progetto PETIT-OSA (Piattaforme Evolute di Telecomunicazioni e di Information Technology per l’Offerta di Servizi al settore Ambiente), la piattaforma softswitch multiservizio Italtel, nodo di reti e servizi multimediali di nuova generazione, consente la gestione completamente automatica e intelligente della segnalazione di allerta di possibili disastri ambientali. Il progetto, partito nel 2001 con il finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca, ha visto la stretta collaborazione tra Italtel e diversi Enti universitari e scientifici della Campania.

Terremoti, frane, dissesti idrogeologici, incendi nell’area vesuviana e di Napoli possono essere immediatamente tradotti in dati e segnalazioni di allarme e inviati, via protocollo Internet e sotto forma di messaggio vocale, ai centri di gestione delle emergenze sul territorio e ai laboratori universitari preposti per attivare misure preventive efficaci e tempestive contro i disastri ambientali. Questo l’obiettivo primario di Petit-Osa.

I risultati di Petit-Osa sono stati presentati oggi in un convegno a Napoli presso il Complesso dei Santi Marcellino e Festo. Ormai giunto alla conclusione, Petit-Osa ha visto la collaborazione di Italtel con diversi Enti universitari e di ricerca: Università di Napoli Federico II; Università degli Studi del Sannio; Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA); Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV); Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI). Italtel, in particolare, ha contribuito al progetto in qualità di partner tecnologico e sistemistico per il sistema di comunicazione basato sulla propria piattaforma multiservizio di comunicazione e networking dati.

Infatti, nell’ambito del sistema di rilevazione dei dati, Italtel ha progettato e sviluppato una rete di comunicazione intelligente dedicata alla ricezione, gestione e invio, via connessione IP, delle segnalazioni di allarme provenienti dai diversi Centri di servizio e raccolta dati idrogeologici e atmosferici operativi nell’area del Vesuvio e di Napoli. Le segnalazioni di allerta provenienti dai diversi Centri servizi sul territorio sono inviate al sistema di comunicazione Italtel e ridistribuite, in modo automatizzato e autoconfigurabile, al primo e più adatto destinatario raggiungibile (ad esempio, Pubblica Amministrazione, Istituti di Ricerca, Enti preposti al controllo del territorio) sotto forma di messaggi vocali o dati telemetrici.

La rete Italtel diventa così una vera e propria Server Farm, costituita da application server configurati per applicazioni software specialistiche, dal data base i-UDB per la gestione dei dati raccolti dai Centri servizio collegati sul territorio e dalla piattaforma Softswitch multiservizio i-SSW, ossia la piattaforma di gestione e interconnessione delle segnalazioni IP/PSTN nell’ambito delle reti di telecomunicazione, il cui prototipo per il progetto Petit-Osa è stato espressamente riconfigurato da Italtel per la distribuzione automatica degli allarmi (voce e dati) ai diversi Centri Servizi. Inoltre, con il contributo dei ricercatori dei laboratori CINI di Napoli e del Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università Federico II, la piattaforma Italtel è stata dotata di applicazioni di instant messaging e gestione di video servizi a supporto delle attività di comunicazione degli specialisti impegnati in Petit-Osa.

Sotto il profilo dei nuovi servizi resi possibili dalla rete Italtel, sono già operative, sul Data Base i-UDB di Italtel, diverse specifiche applicazioni software quali, ad esempio, il Simulatore di Incendi per individuare l’andamento del fronte del fuoco a partire dal punto di innesco del focolaio e il Censimento Automatico degli Incendi, per disporre, in tempo reale, di dati storici sui danni causati dal fuoco. Altri servizi e applicazioni saranno possibili, in modo affidabile e flessibile, grazie all’ambiente open, tipico della piattaforma i-SSW, che mette a disposizione dei progettisti un ambiente di creazione, sviluppo e prototipazione dei servizi (Service Creation & Logic Execution Environment) del tutto indipendente dall’accesso alla piattaforma e dal tipo di tecnologia utilizzata per la progettazione software.

“Gli obiettivi del progetto Petit-Osa, pienamente centrati, – commenta Giuseppe Argento, responsabile per Italtel del progetto e relatore introduttivo dell’evento di Napoli – sono molteplici. In primo luogo, segnalazione di allarme in tempo reale ma poi, soprattutto, intelligenza del sistema, che individua, in modo autoconfigurato, il destinatario dell’allarme in base alla presenza o assenza dell’operatore o al tipo di segnalazione, che può essere un’allerta oppure un dato telemetrico sulla qualità dell’aria, del suolo o su vibrazioni sismiche.”

“Altro importante risultato del progetto – sottolinea Argento – riguarda la notevole mole di dati raccolti ed elaborati dai diversi Centri specializzati di monitoraggio ambientale sul territorio. Questi dati, infatti, hanno consentito di disegnare una mappa precisa e aggiornata dei rischi ambientali in Campania, favorendo l’individuazione di metodologie di analisi dell’ambiente sperimentate sul campo.”
“Tutto questo, prima di Petit-Osa, non esisteva, conclude Argento. Oggi, grazie alla piattaforma sviluppata da tutti noi partner del progetto, possiamo dire che è stato fatto un grande passo sulla strada della prevenzione forte contro i disastri ambientali.”

I risultati presentati al convegno sono relativi alle attività di Italtel, in qualità di partner tecnologico e system integrator della rete di comunicazione, e dei gruppi di progetto e ricerca che operano in diversi Centri Specializzati di monitoraggio:

  • Centro Specializzato di Monitoraggio di Zonazione Sismica per il controllo delle vibrazioni sismiche naturali (terremoti) e artificiali (rumore ambientale) nell’area urbana di Napoli;

  • Seismological Monitoring System per la rilevazione dati dalle stazioni sismiche poste sul Vesuvio attraverso un’antenna in trasmissione continua installata sul vulcano e collegata con il Centro monitoraggio e servizi;

  • Centro specializzato per il monitoraggio aria per il controllo dell’inquinamento attraverso l’interconnessione di centraline di rilevamento e con lo sviluppo di tecniche di bio-monitoraggio;

  • Centro specializzato di monitoraggio di suolo e acqua per il rilevamento di inquinamento del suolo da metalli pesanti e delle acque superficiali e sotterranee;

  • Centro specializzato per la tutela della vegetazione e la rilevazione incendi con, appunto, l’applicazione software per la simulazione della propagazione dei focolai;

  • Centro specializzato per il monitoraggio delle frane e dei relativi fattori di innesco;

  • Centro specializzato per il controllo delle deformazioni di strutture edificate in aree a rischio bradisismico (Pozzuoli);

  • Centro specializzato di monitoraggio geochimico dei vulcani per la determinazione dei parametri chimici da utilizzare come indicatori di eruzioni vulcaniche.