COMUNICATO STAMPA
AIIP condivide pienamente la posizione dell’Autorità Antitrust nella segnalazione inviata a Governo e Parlamento, secondo cui “La ‘lentezza‘ nelle decisioni, assieme alla mancanza di concorrenza nel processo delle liberalizzazioni rappresentano ‘un freno‘ per la crescita del Paese“. Si evidenzia però che l’organismo di vigilanza, nella sintesi del comunicato stampa, non si riferisce espressamente alle Telecomunicazioni, industria alla quale la Commissione Europea attribuisce la responsabilità della crescita del 50% del PIL dell’Europa a 25, e che in Italia trova un grado di concentrazione del mercato senza pari in Europa.
Il settore è sì rappresentato all’interno del documento di approfondimento dell’Autorità allegato al comunicato, e troviamo conforto nel fatto che preveda che: “Una completa parità tra i diversi operatori nelle condizioni di accesso … potrebbe … suggerire la necessità di più incisivi interventi di separazione strutturale delle attività di gestione dei servizi di rete da quelle di fornitura di servizi finali dell’operatore verticalmente integrato“. Tuttavia, AIIP segnala che non vi è menzione di un altro tema da essa recentemente segnalato all’Autorità Antitrust: l’assenza di condizioni concorrenziali di accesso alle reti mobili da parte degli operatori di rete fissa, le condotte anticoncorrenziali degli operatori mobili e la fissazione dei prezzi di terminazione verso numeri mobili ai valori massimi, molto lontani dai costi.
“Ringraziamo l’Authority per la giusta attenzione sempre data alle criticità sollevate dalla nostra associazione, tuttavia in questa occasione siamo spiacenti di non riscontrare menzione del deficit concorrenziale nel settore mobile, dovuto anche all’assenza di condizioni che permettano agli operatori fissi di accedere a condizioni eque alla reti mobili, mentre gli operatori mobili entrano liberamente nella telefonia fissa“, dichiara Marco Fiorentino, Presidente di AIIP. “Questo tema negli ultimi giorni è ancor più all’attenzione dell’opinione pubblica per via della criticità delle tariffe di terminazione su rete mobile appena proposte da AGCOM in consultazione pubblica, ora all’esame dall’Autorità Antitrust; tariffe che si discostano sensibilmente dai valori che scaturirebbero dalla piena applicazione delle direttive Europee e dai dati acquisiti dalla stessa Autorità Antitrust nell’ambito della recente procedura riguardante gli operatori mobili, tariffe che comporterebbero un sovraccosto annuo ai cittadini Italiani stimato per difetto in almeno un miliardo di euro l’anno“.
Secondo AIIP le Telecomunicazioni dovrebbero essere in testa all’elenco dei settori da segnalare al Governo ed al Parlamento, ed auspica un nuovo intervento deciso di AGCM non solo in tema di NGN e frequenze, ma anche per eliminare le distorsioni che rischiano di portare l’intero settore delle Telecomunicazioni verso un duopolio: a) eliminando i sovrapprofitti da terminazione mobile, con i quali gli operatori mobili distorcono la concorrenza nella rete fissa; b) intervenendo nell’arena competitiva dei servizi integrati fisso-mobile, in cui gli operatori fissi sono impossibilitati a fare concorrenza agli operatori mobili.