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Solo recentemente la tecnologia satellitare ha iniziato ad affermarsi come sistema alternativo e complementare per l¿accesso a banda larga.

Recenti esperienze commerciali di accesso via satellite hanno mostrato la possibilit&#224, con costi relativamente contenuti, di utilizzare anche un apparecchio televisivo, dotato di un opportunoset-top box, oppure un pc con una scheda hardware aggiuntiva e software opportuno, come terminali di un sistema di comunicazione che pu&#242 accedere a servizi a banda larga: fra 300 kbit/s e 2 Mbit/s.

In questi casi, il canale di ritorno (per l¿interattivit&#224 del sistema) utilizza solitamente la rete telefonica commutata, attraverso accesso dial-up a 56 kbit/s.

Si prevede la diffusione della tecnologia satellitare per le connessioni a larga banda, utilizzando costellazioni di satelliti geostazionari operanti nella banda Ka (20-30 GHz), che renderanno possibili collegamenti ad alta capacit&#224 (fino a 34 Mbit/s per utente), con risorse anche per il canale di ritorno.

Un aspetto particolarmente interessante della tecnologia satellitare &#232 la totale e uniforme copertura del territorio nazionale. Questa caratteristica pu&#242 essere utilizzata per raggiungere zone isolate e disagiate, sia da un punto di vista orografico, sia per motivi di bassa convenienza economica a realizzare altre infrastrutture di larga banda.

Secondo recenti valutazioni della McKinsey & Co., nel 2005 ci saranno in Europa ancora 8,6 milioni di potenziali utenti della banda larga ¿ residenziali e Soho ¿ non raggiunti da serviziDSL n&#233cable modem, perch&#233 ubicati in aree periferiche. Si tratta di un numero importante di utenti, che costituisce un significativo mercato per gli operatori broadband via satellite.

Il principale vincolo alla diffusione del satellite come strumento trasmissivo di massa &#232 il costo, sia in termini di occupazione di transponder, sia in termini di modem.

Attualmente, in Italia i servizi via satellite a banda larga sono offerti da Eutelsatcon la piattaforma OpenSky (irradiata dai satelliti Hotbird), da Netsystem attraverso i satelliti Astra della Ses (Societ&#224 Europea Satelliti) e da Tiscali.

Il 9 aprile 2002, Ses Global, Gilat Satellite Networks e le consociate Alcatel, Alcatel Space e Skybridge annunciano la formazione di una nuova societ&#224 congiunta, con l¿obiettivo di fornire servizi di comunicazione satellitare bidirezionale e a banda larga in tutta l¿Europa al mercato aziendale, residenziale e Soho. La societ&#224 nasce con un capitaleche supera i 200 milioni di euro. Offre alle aziende servizi globali di comunicazione, attraverso terminali VSAT (Very Small Aperture Terminal) e all¿utenza residenziale e Soho mediante modem satellitare 360 VSAT di Gilat. Il nome della joint venture &#232 Satlynx. Inizialmente il capitale viene sottoscritto solo da Ses Global e Gilat e solo in seguito, il 19 giugno 2003, anche da Alcatel Space e Skybridge, per una quota pari al 17,9%. Presidente di Satlynx &#232 Joshua Levinberg, gi&#224 Senior Vice President Business Development di Gilat Satellite Networks; Vicepresidente &#232 Robert Bednarek, Executive Vice President Corporate Development di Ses Global.

La normativa

Per lo sviluppo dell¿accesso a Internet via satellite non esistono norme specifiche in Italia e in Europa. Dal momento che questa tecnologia risulta particolarmente interessante per fornire servizi a banda larga nelle aree decentrate, i governi degli Stati Membri dell¿Unione Europea possono offrire alcune forme di sussidio per le comunit&#224 che vivono in luoghi remoti, non raggiunti dallafibra ottica o dallaAdsl, affinch&#233 queste possano accedere pi&#249 agevolmente alla tecnologia a banda larga via satellite. Questo genere di azioni potrebbero rendersi necessarie, in un prossimo futuro, per garantire il servizio universale anche alla banda larga.

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