Samsung, l’utile operativo scende ai livelli del 2012

di Alessandra Talarico |

Nuovo trimestre in calo per la società coreana, penalizzata dal rallentamento delle vendite di smartphone e tablet, che ha inciso anche sul business dei display e dei processori per i dispositivi mobili.

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Il rallentamento delle vendite di smartphone in Cina e in Europa, una domanda ‘stagnante’ di tablet e la forza della valuta coreana sul dollaro sono tra i fattori che più hanno inciso sui risultati di Samsung, che ha chiuso l’ultimo trimestre con vendite per circa 52 trilioni di won (51,4 miliardi di dollari) e un utile operativo di circa 7,2 trilioni di won (7,1 miliardi di dollari). Risultati, stando ai dati preliminari rilasciati dall’azienda, in calo sia rispetto a un anno fa, sia rispetto al trimestre precedente.

L’utile operativo, in calo rispetto ai 9,5 trilioni di un anno fa e inferiore agli 8,1 trilioni previsti dagli analisti, si attesta sui livelli più bassi dal secondo trimestre del 2012.

 

Nella nota pubblicata in vista della presentazione dei risultati ufficiali, alla fine di questo mese, la società sottolinea che il rallentamento delle vendite di smartphone e la concorrenza sempre più forte hanno avuto impatto anche sulla produzione di processori e display per i dispositivi mobili. Spiega anche, però, che il secondo trimestre è tradizionalmente debole per le vendite in Cina e sottolinea le future opportunità derivanti dal lancio dei dispositivi 4G, oltre alle prospettive derivanti dai nuovi dispositivi indossabili, dalle applicazioni per la ‘smart home’ e per Internet delle Cose.

Nel terzo trimestre, quindi, il lancio di nuovi smartphone dovrebbe trainare anche le vendite di componenti. Queste previsioni, però, non hanno convinto del tutto gli analisti, i quali ricordano che già nel trimestre precedente la società si era lanciata in previsioni troppo ottimistiche sul mercato e sulle performance dei suoi prodotti.