Lavoro: sei ragazzi su dieci lo cercano online. Ma parenti e amici restano il canale preferito

di Raffaella Natale |

Dal Rapporto annuale ISTAT emerge un quadro preoccupante: la disoccupazione cresce, specie tra i giovani che si rivolgono sempre più al web per cercare lavoro, anche se la via preferita resta la rete di parenti e amici.

Italia


Lavoro online

Cresce la disoccupazione nell’Unione europea e in Italia e i giovani per cercare lavoro si rivolgono sempre più spesso a internet, anche se la richiesta a parenti e amici resta la via preferita.

Nel Rapporto 2014, presentato oggi, ISTAT rileva che nella Ue  dal 2008 al 2013  il numero degli occupati si è ridotto di circa 5,9 milioni (-2,6%). Il tasso di occupazione 15-64 anni è diminuito di 1,6 punti percentuali, attestandosi al 64,1%. Nello stesso periodo, in Italia l’occupazione è diminuita di 984 mila unità (-973 mila uomini e -11 mila donne), con una flessione del 4,2% e un calo più forte nell’ultimo anno (-478 mila occupati).

 

“L’occupazione non è la prossima priorità, ma è l’attuale priorità. La crescita stenta ma si

rafforzerà“, ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, commentando a margine del Forum PA i dati emersi dal Rapporto annuale dell’Istat.

“Le misure per il lavoro e una crescita più sostenuta – ha aggiunto – creeranno più posti di

lavoro”.

 

Intanto, però, il tasso di occupazione è sceso al 55,6% (dal 58,7% del 2008). Nel Mezzogiorno il calo è più forte (-583 mila unità, -9%), con il tasso di occupazione pari al 42%, a fronte del 64,2% del Nord e del 59,9% del Centro.

 

I giovani sono il gruppo più colpito dalla crisi: i 15-34enni occupati diminuiscono, fra il 2008 e il 2013, di 1 milione 803 mila unità, mentre i disoccupati e le forze di lavoro potenziali crescono rispettivamente di 639 mila e 141 mila unità. ll tasso di occupazione 15-34 anni scende dal 50,4% del 2008 all’attuale 40,2%, mentre cresce la percentuale di disoccupati (da 6,7% a 12%), studenti (da 27,9% a 30,7%) e forze di lavoro potenziali (da 6,8% a 8,3%)

 

I giovani tra i 15 e i 34 anni usano anche il web per cercare lavoro. Prevalentemente preferiscono però rivolgersi a parenti o amici (81,9%) oppure inviano curriculum (76,3%).

L’utilizzo di Internet per cercare lavoro registra una forte impennata, passando dal 41,5% del 2008 al 63,6% nel 2013. Il 51,5% consulta le offerte sui giornali.

 

Inoltre, il 39,8% sceglie un canale di intermediazione; il 29,3% il centro pubblico per l`impiego e il 20,8% altre agenzie private. Rispetto al 2008 crescono considerevolmente il ricorso a Internet (22,1 punti percentuali in più) e al centro per l’impiego (+5,8 punti), specie nel Nord.

 

Le azioni di ricerca considerate più efficaci da chi ha iniziato a lavorare nel 2013 sono la rete di parenti e amici (lo dichiara oltre un terzo), la richiesta diretta a un datore di lavoro

(26,3%) e le precedenti esperienze di stage o tirocinio svolte presso l`azienda (11,8%). Particolarmente bassa la percentuale di chi ha trovato lavoro grazie al centro pubblico per l`impiego (appena l`1,4%) o con altre agenzie private (5,4% dei neo-occupati).

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