eGov: il 96,4% delle Istituzioni pubbliche ha un sito web. Ma è facciata, servizi ancora poco usati

di Raffaella Natale |

Secondo i dati del censimento 2011 Istat, il 96,4% delle Istituzioni pubbliche ha un sito web ma in Italia, dice la Ue, ancora pochi italiani interagiscono con la PA via internet.

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Le istituzioni pubbliche italiane sono quasi tutte dotate di un accesso internet e di un proprio sito, lo dice il censimento 2011 dell’Istat, ma l’Italia resta ancora in forte ritardo su Agenda digitale e, come ci fa notare la Ue, ancora distante da gran parte dei Paesi europei rispetto all’utilizzo della rete per i servizi di eGovernment: solo un quinto dei cittadini interagisce con la Pubblica Amministrazione via internet.

L’Italia intanto aspetta. Il governo Renzi ha ammesso i ritardi e l’Agenzia per l’Italia digitale stenta a partire. E allora, che si fa?

Bisogna attendere l’annunciato summit di luglio per poter sentir parlare di digitale?

 

Ma torniamo ai dati presentati oggi da Istat. Delle 12.146 istituzioni pubbliche che hanno un accesso a Internet, il 96,4%, pari a 11.715 unità, dispone di un proprio sito web. Il 40,1% delle istituzioni censite dichiara di utilizzare software open source. Un’analisi per forma giuridica delle istituzioni pubbliche mostra che, tra quelle che ne fanno maggior ricorso, vi sono tutte le Regioni, e oltre il 90% delle Province e delle Università. E’ quanto emerge dal censimento 2011 dell’Istat.

 

Il censimento ha rilevato otto tipologie di strumenti informatici e le relative dotazioni. Nelle amministrazioni centrali, su 100 unità di personale effettivo in servizio, 55 hanno in dotazione un Pc desktop, mentre sono dotati di portatili circa 8 dipendenti su 100. Nelle amministrazioni territoriali (Comuni, Comunità montane o isolane e Unione di comuni, Province e Regioni) il 73% del personale effettivo in servizio ha in dotazione un Pc desktop e il 7% un portatile. Le istituzioni pubbliche che utilizzano strumenti ICT per l’acquisto di beni e servizi rappresentano il 35,6% del totale. Tra queste, il 61,8% conta meno di 50 unità di personale effettivo in servizio.

 

Per quanto riguarda le modalità di acquisto, si tratta di acquisti effettuati attraverso mercati elettronici (26,3%), tramite negozio online (15,7%) e attraverso aste e gare elettroniche (14,4%).

 

Fra i Comuni, appena il 40,7% ricorre a software open source. L’utilizzo risulta crescente all’aumentare dell’ampiezza demografica, passando dal 25,9% per i Comuni fino a 5.000 abitanti al 79,8% per quelli oltre 100 mila abitanti. Il 57,5% delle istituzioni pubbliche che hanno una connessione a Internet dispone anche di una rete Intranet.

 

Per quanto riguarda la comunicazione inter-istituzionale, il 46,9% delle istituzioni censite dichiara di essere collegato con reti di comunicazione accessibili ad altre istituzioni; di queste, il 55,5% è collegato al Sistema Pubblico di Connettività (SPC). Il 76,4% di queste istituzioni è rappresentato dai Comuni.

 

Sulla comunicazione extra-istituzionale pressoché tutte le istituzioni (99,5%) dichiarano di aver messo a disposizione canali e strumenti per facilitare la comunicazione con gli utenti. Lo strumento più diffuso è la posta elettronica ordinaria, seguito dalla posta elettronica certificata (PEC) e dal Web.