Banda UHF, c’è anche Gina Nieri (Mediaset) nel gruppo ristretto dell’Ue per riordinare lo spettro

di Raffaella Natale |

L'High Level Group, presieduto da Pascal Lamy, avrà sei mesi di tempo per presentare soluzioni sul futuro uso dello spettro per la Tv e la banda larga.

Unione Europea


Industria Tv

Sei mesi di tempo per presentare alla Commissione Ue una serie di proposte su come usare in modo più efficiente la banda UHF (470-790 MHz) nei prossimi dieci anni. Questi gli obiettivi del Gruppo d’Alto Livello, presieduto da Pascal Lamy (economista e politico francese, presidente onorario di Notre Europe), di cui fanno parte rappresentanti delle società attive sul mercato audiovisivo, come il consigliere di Mediaset Gina Nieri, della telefonia mobile ed esperti del settore.

 

Di fronte alla massiccia crescita di domanda spettro, il Commissario Ue alla Digital Agenda Neelie Kroes desidera avere soluzioni tempestive. Il Rapporto è atteso per il prossimo luglio.

“Sono particolarmente grata a Pascal Lamy che ha accettato di presiedere il Gruppo”, ha commentato la Kroes, per la quale questo è “segno dell’importanza della questione per la cultura e il mercato europeo: se c’è qualcuno che può trovare un accordo tra due importanti settore, quello è proprio Pascal”.

“Se vogliamo avvantaggiarci degli ultimi progressi in materia di Tv e internet – ha indicato la Kroes – è necessario un uso più efficiente di spettro. Per questo dobbiamo trovare un nuovo accordo su come usare lo spettro destinato al broadcasting ed è per questa ragione che l’assegnazione delle frequenze per la banda larga è un elemento cruciale della nostra iniziativa che punta a creare un mercato unico delle telecomunicazioni”.

 

“So che queste discussioni saranno molto difficili“, ha detto Lamy, aggiungendo “nessuno potrà vincere su tutti i fronti ma ho la certezza che, grazie all’apertura e alla volontà di ciascuno di posizionarsi a un livello strategico, potremo fornire una visione d’insieme all’Europa”.

 

Le proposte dell’High Level Group aiuteranno la Commissione a elaborare, in collaborazione con gli Stati membri, una politica strategica e regolamentare a lungo termine che riguarderà l’uso futuro della banda UHF nella sua interezza, compresa le possibilità di condividere porzioni di banda.

 

La Kroes ha poi sottolineato: “Le abitudini dei giovani nel guardare la Tv non sono quelle della mia generazione. Le regole devono dunque cambiare in modo da permettere servizi televisivi e di banda larga maggiori e di migliore qualità. L’attuale assegnazione di spettro è incompatibile con le prevedibili abitudini di consumo che richiedono che enormi volumi di contenuti audiovisivi viaggino sulla banda larga e l’Iptv”.

 

Quanto avvenuto per la banda 800 MHz ha dimostrato che le vecchie battaglie sono dure a morire, ha osservato la Kroes, ricordando anche le tante discussioni per la banda 700 MHz.

Entro il 2015, ha ribadito il Commissario Ue, “dovranno essere prese importanti decisioni a livello ITU in occasione della WRC Conference. Prima di allora, è necessario che l’Europa sappia dove stiamo andando su questo tema”.

 

La Kroes ha, quindi, chiesto al Gruppo di Lavoro di studiare come l’Europa accederà e userà i contenuti audiovisivi e i dati nel medio e lungo termine, e di sottoporre le proposte rispondendo a quattro domande fondamentali:

 

  1. Come sarà la ricezione e trasmissione di contenuti audiovisivi (compresa la Tv tradizionale) di prossima generazione?
  2. Come possiamo garantire l’interesse pubblico e i vantaggi per i consumatori mentre facilitiamo la trasformazione del mercato?
  3.  Quali sono gli aspetti strategici dell’uso dello spettro nella banda UHF alla luce della prima domanda e quale ruolo regolatorio avrà la Ue nel coordinare gli sviluppi?
  4. Quali sono le implicazioni finanziarie di una piattaforma terrestre di nuova generazione per il broadcasting e internet?