Free nel mirino del Governo francese: ‘La guerra dei prezzi è un danno per le Tlc’

di Paolo Anastasio |

Arnaud Montebourg, ministro allo Sviluppo Economico, attacca Xavier Neil, fondatore dell'operatore low cost: 'Settore sotto pressione, senza fondi delle telco a rischio la realizzazione della rete in fibra ottica nel paese'.

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Appello del governo francese contro la guerra dei prezzi in atto nell’arena del mobile francese, che rischia di provocare effetti nefasti sull’intero settore e di mettere a rischio la realizzazione di una rete in fibra ottica che copra il paese per carenza di fondi da investire per le telco.

 

Nel mirino di Arnaud Montebourg, ministro dello Sviluppo Economico francese, il fondatore di Free Xavier Neil, l’operatore low cost che con le sue pratiche di prezzo aggressive ha sparigliato il mercato transalpino, gettando i competitor Orange, Bouygues e Sfr in difficoltà economiche pesanti.

 

L’atteggiamento del ministro Montebourg nei confronti di Free è cambiato nel corso del tempo. Se nel 2012 il lancio sul mercato francese del quarto operatore mobile fu salutato positivamente da Montebourg, negli ultimi tempi il ministro ha accusato Free di distruggere posti di lavoro nel settore a causa della guerra dei prezzi in cui ha gettato il mercato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il recente lancio sul mercato di servizi 4G senza costi aggiuntivi. Un pacchetto che i competitor sono stati costretti a replicare.

 

Montebourg ha detto all’emittente Rtl di aver incontrato Javier Neil il 18 dicembre scorso e di avergli comunicato le sue critiche: “In mezzo a questa guerra (di prezzi ndr) ho un problema – ha detto il ministro francese – Tutti gli operatori mobili lavorano grazie allo spettro radio che è pubblico e che appartiene a tutti i francesi. Per questo siamo costretti per legge a chiedere qualcosa in cambio (agli operatori ndr) in termini di investimento e occupazione”.

 

Montebourg ha sottolineato la necessità di realizzare in Francia una rete in fibra ottica, il cui costo è stimato in circa 30 miliardi di euro e che deve essere finanziata dagli operatori. Però, se la guerra dei prezzi in atto continuerà, questi fondi sono a rischio.

Il ministro ha detto che la guerra dei prezzi potrebbe portare alla “morte” (del settore ndr), aggiungendo che il mercato rischia di restringersi di nuovo tornando a tre operatori. Il che non sarebbe un vantaggio per nessuno, ha chiosato Montebourg. Un appello alla “moderazione” rivolto agli operatori e un altro alla prudenza diretto ai consumatori, perché guardino al di là del prezzo più basso.