Frequenze per il mobile: Ofcom a caccia di spettro

di Paolo Anastasio |

Il regolatore di Londra cerca nuove risorse frequenziali da destinare al wireless. Allo studio la liberazione di banda in mano al ministero della Difesa, alla trasmissione radar e a quella satellitare. Nel mirino anche i 700 Mhz.

Gran Bretagna


Antenne

Avanza nel Regno Unito l’opera di riorganizzazione dello spettro radio da parte dell’Ofcom, che ha avviato una consultazione pubblica, in scadenza a gennaio del 2014, per reperire nuove risorse spettrali da destinare alla banda larga mobile in tempi stretti.

 

L’Ofcom ha così reso noto che una nuova fetta di 881 Mhz di frequenze in downlink in futuro potrebbe essere disponibile per la banda larga mobile. Si tratta di una quantità di spettro sette volte superiore a quella messa all’asta per la gara Lte, che si è tenuta qualche mese fa nel Regno Unito.

 

La mossa di Ofcom, combinata con l’innovazione tecnologica, potrebbe incrementare di 25 volte entro il 2030 la quantità di spettro radio destinato al mobile broadband, secondo stime dell’Authority londinese.

  

Nel dettaglio, il regolatore inglese ha già iniziato l’opera di liberazione delle frequenze su alcune bande. In particolare, quelle sui 2,3 Ghz e 3,4 Ghz, oggi in uso al ministero della Difesa, potrebbero essere messe all’asta per uso commerciale nel 2015-2016.

Ofcom sta inoltre studiando l’ipotesi di liberare porzioni di banda sui 700 Mhz destinandole alla banda larga mobile “dopo il 2018”, nell’ambito di un più ampio piano di riorganizzazione dello spettro utilizzato dal digitale terrestre televisivo.

 

Nei prossimi sei mesi è prevista una serie di test pilota per identificare un utilizzo più efficiente degli “spazi bianchi”, le porzioni di spettro non utilizzate e non occupate da alcun soggetto licenziatario. Non più tardi di un anno fa l’Ofcom aveva già avviato una consultazione pubblica per destinare gli spazi bianchi (white spaces) alla trasmissione wi-fi.

 

Inoltre, l’Ofcom ha identificato altre bande alternative, che potrebbero essere destinate in futuro alla banda larga mobile. Si tratta delle frequenze a 2,7 Ghz attualmente usate per la trasmissione radar e di quelle a 3,6 Ghz su cui attualmente viaggiano i segnali satellitari.

 

“Stiamo studiando nuove modalità di utilizzo più efficiente dello spettro e stiamo valutando inoltre la liberazione di nuove porzioni di spettro primario. In questo modo potremo soddisfare la crescente domanda di spettro sulla nostra infrastruttura wireless”, ha detto Ed Richards, chief executive dell’Ofcom, che giovedì scorso ha avviato una consultazione in materia.