Scuola, il decreto è legge: 15 mln per il wireless in classe e 10 mln per gli eSkills

di Raffaella Natale |

Otto mln per l'acquisto di libri di testo ed eBook da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Pronti i decreti attuativi.

Italia


Maria Chiara Carrozza

Nuove risorse alla scuola, connessioni wireless, formazione ‘digitale’ dei docenti…sono queste alcune delle misure contenute nel decreto ‘L’istruzione riparte‘ convertito in legge oggi al Senato.

Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha dichiarato che i decreti attuativi sono pronti. “Ora – ha aggiunto – occorre portare a termine il lavoro avviato con questo primo importante passo avanti, per arrivare a una vera riforma del nostro sistema, che porti definitivamente l’Istruzione, l’Università e la Ricerca al centro della risposta alla crisi che il nostro Paese sta attraversando”.

 

Una scuola più digitale?

Nel pacchetto sono previsti 15 milioni spendibili subito per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado. Gli studenti potranno accedere a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi.

Il Miur, inoltre, a partire dal prossimo anno invierà agli studenti iscritti agli ultimi due anni delle secondarie di secondo grado, per via telematica e entro il mese di marzo di ciascun anno, un opuscolo con l’elenco delle borse di studio e dei criteri per ottenerle.

 

Otto milioni complessivi (2,7 mln per il 2013 e 5,3 mln per il 2014) vengono stanziati per finanziare l’acquisto da parte delle scuole di libri di testo ed eBook da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Una modalità prevista anche per i dispositivi necessari per la lettura di materiali didattici digitali da concedere agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, nell’ambito degli interventi di promozione dello sviluppo della cultura digitale.

 

A partire dall’anno scolastico 2014/2015, nell’arco di un triennio, le scuole potranno elaborare materiale didattico digitale da utilizzare come libri di testo. Il decreto indica la procedura di produzione e si prevede che l’opera didattica multimediale sia registrata con licenza che consenta condivisione e distribuzione gratuite e venga inviata al Miur, che provvederà a renderla disponibile a tutte le scuole statali.

 

Previsti anche 10 milioni per il 2014 per la formazione del personale scolastico. In particolare, la norma punta ad un rafforzamento delle competenze digitali degli insegnanti, della formazione in materia di percorsi scuola-lavoro e a potenziare la preparazione degli studenti nelle aree ad alto rischio socio-educativo. Tra le attività di formazione rientra l’incremento delle competenze relative all’educazione all’affettività e al rispetto delle diversità e pari opportunità.

 

Per il Pd si tratta di un “ottimo lavoro“. La senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione istruzione a palazzo Madama, ha dichiarato: “Finalmente, dopo anni di tagli all’istruzione, un decreto che restituisce risorse e ripara i danni fatti dai governi procedenti“.

“Il decreto – ha sottolineato – contiene scelte precise per combattere la dispersione scolastica, per dare alla scuola e agli insegnanti la stabilità che serve per garantire la continuità didattica agli studenti, e mette mano alla grande emergenza nazionale dell’edilizia scolastica”.

 

Parere positivo anche da parte di Scelta civica, sebbene la senatrice Stefania Giannini, relatrice sulla conversione in legge del Dl Istruzione, abbia lamentato he il decreto manca di una ‘visione strategica’.

Le misure affrontate toccano temi innovativi che riguardano il welfare studentesco, cioè l’aiuto e sostegno nei confronti delle famiglie e degli studenti, il piano delle borse di studio, oppure l’articolo 10 sull’edilizia scolastica, da tempo ignorato. Mi auguro – ha concluso – che questo decreto rappresenti un primo passo per finanziare l’istruzione con investimenti veri e propri”.