Asta Lte in Repubblica Ceca, Vodafone contesta le regole di gara

di Paolo Anastasio |

Nel mirino della compagnia il bando, che favorirebbe i nuovi entranti. Intanto, proseguono i negoziati fra Telefonica e Ppf Group per il passaggio di mano del controllo del maggior player mobile nazionale.

Repubblica Ceca


Vittorio Colao

Vodafone contesta i termini dell’asta Lte in Repubblica Ceca. Lo rende noto il sito Mobilmania.cz, precisando che Vodafone ha presentato reclamo presso diverse istituzioni fra cui l’Autorità antitrust, la Corte municipale di Praga, il regolatore Ctu e la Commissione Europea. Nel mirino della compagnia guidata da Vittorio Colao c’è il trattamento di favore che sarebbe riservato nei confronti di un nuovo entrante, previsto dalle norme di gara.

 

Vodafone non è la sola a contestare i termini dell’asta ceca. Anche Telefonica Repubblica Ceca ha criticato le regole dell’asta, ma nel contempo non si è spinta oltre perché, sostiene, non vuole ritardare i tempi di vendita dello spettro. Vodafone, al contrario, chiede di sospendere la gara, che già in precedenza aveva subito uno stop a marzo (leggi articolo Key4biz). Oltre tutto, l’ingresso l’anno scorso sul mercato di nuovi operatori virtuali ha provocato una “rivoluzione” tariffaria.

 

Un altro timore di Vodafone riguarda il possibile ampliamento all’Lte sul mercato ceco dell’accordo di network sharing fra T-Mobile e Telefonica. I due maggiori player del paese sono già alleati con accordi di co-sharing per le reti 2G e 3G.

 

Altre preoccupazioni di Vodafone riguardano il fondo d’investimento Ppf, che sta trattando l’acquisizione di Telefonica Repubblica Ceca. C’è poi il sospetto che Revolution Mobile, uno dei partecipanti all’asta Lte, non sia altro che un prestanome del fondo Ppf. Se Revolution Mobile beneficiasse dei termini vantaggiosi previsti dalle regole di gara per i nuovi entranti, si potrebbe configurare l’ipotesi di aiuto di stato, a tutto vantaggio di Telefonica.   

 

Intanto, secondo Bloomberg, sarebbero in dirittura d’arrivo le trattative fra Telefonica e Ppf Group, guidato dal miliardario Petr Kellner, l’uomo più ricco del paese, per il passaggio di mano delle quote di controllo del maggior operatore ceco.

 

Telefonica e Ppf stanno trattando i termini per il passaggi di mano del 69% della holding che controlla Telefonica Repubblica Ceca. L’accordo, secondo Bloomberg, sarà basato su pagamenti dilazionati, in base alla performance futura dell’operatore e non includerà quindi alcun premio sul prezzo di vendita delle azioni.  

La quota di Telefonica ha un market value di 3,7 miliardi di dollari. Ppf è l’unico acquirente in lizza per rilevare il pacchetto in mano a Telefonica e un accordo potrebbe arrivare entro novembre, secondo le fonti interpellate da Bloomberg. Se l’operazione si chiuderà, l’ex monopolista tornerà in mani ceche dopo 8 anni di controllo spagnolo del business. Nel 2005 Telefonica pagò circa 4,7 miliardi di dollari in due tranche per rilevare la quota del 69%.