Frequenze, la denuncia delle Tv locali: ‘Gli impianti Mux 1 della Rai creano interferenza’

di Raffaella Natale |

Per Marco Rossignoli (Aeranti-Corallo), nel Contratto di servizio sarebbe stato necessario ‘definire i criteri tecnici per evitare debordamenti del segnale Rai nelle regioni adiacenti, con conseguenti interferenze ai segnali privati’.

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Frequenze

Le Tv locali lamentano che lo schema di Contratto del servizio pubblico non disciplini le modalità per la risoluzione delle problematiche interferenziali generate da impianti del Mux 1 della Rai nei confronti degli impianti delle emittenti private.

Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo (l’associazione che rappresenta radio e tv locali), ha indicato che in molti casi accade, infatti, che” la frequenza in banda Uhf assegnata al Mux 1 della Rai in una determinata regione, sia la stessa che è stata assegnata ad un operatore di rete privato in una regione adiacente”.

Rossignoli ha anche ricordato che la disciplina delle problematiche interferenziali tra la concessionaria pubblica e gli operatori privati era già stata oggetto del Contratto di servizio nel contesto delle trasmissioni analogiche.

 

In questi giorni sono in corso le audizioni in Commissione di Vigilanza sullo schema Contratto di servizio radiotelevisivo 2013-2015.

Lo scorso 9 ottobre è stato ascoltato il Viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà (Leggi Articolo Key4biz), mentre ieri è stata la volta del Presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani che in un passaggio ha fatto riferimento alla situazione frequenziale (Leggi Articolo Key4biz).

L’Autorità, ha ricordato Cardani, ha effettuato una pianificazione delle frequenze televisive nazionali a cui ha fatto seguito un accordo procedimentale sottoscritto da Ministero, Agcom e Rai che delinea i criteri di pianificazione idonei a “stabilizzare” la rete, a garantire l’universalità del servizio e a proteggerne l’effettiva diffusione sul territorio.

 

L’accordo delinea, ha indicato il presidente Agcom, specifici impegni dell’operatore pubblico, del MISE e dell’Autorità per l’effettivo raggiungimento delle sue finalità e il monitoraggio della sua attuazione.  La qualità della rete del servizio pubblico è condizione rilevante per il perseguimento degli obiettivi di “servizio universale” e di interesse generale identificati nelle Linee-guida dell’Autorità e nel Contratto di servizio, e per promuovere reti digitali innovative ed efficienti ottimizzando l’uso delle frequenze.

 

Ma, visti i problemi di sovrapposizioni del segnale, come indicato da Aeranti-Corallo, per Rossignoli sarebbe stato necessario nel Contratto di servizio “definire i criteri tecnici per evitare debordamenti del segnale Rai nelle regioni adiacenti, con conseguenti interferenze ai segnali privati”.