eBook, Decreto Carrozza: libri digitali solo per gli studenti disagiati

di Raffaella Natale |

Per quanto riguarda il digitale, l’altra novità sono i 15 mln di euro spendibili subito per la connettività wireless nelle scuole secondarie. Ma ancora troppo poco.

Italia


Maria Chiara Carrozza

A regime sarà di 400 milioni di euro lo stanziamento per il decreto legge contenente misure urgenti per la scuola, l’università e la ricerca, approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato il Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, a margine della conferenza stampa tenutasi dopo il CDM.

Un importante provvedimento di welfare studentesco per far ripartire la scuola, ha detto il Ministro.

In base ai dati forniti, il decreto stanzia 13 milioni nel 2013, 305 nel 2014 e  il restante nel 2015, per finanziare i collegamenti wireless all’interno delle scuole, le borse di studio, misure per ridurre il costo dei libri di testo e l’assunzione di docenti di sostegno.

Quindici milioni spendibili subito per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado. Gli studenti potranno accedere a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi.

 

Per ridurre le spese dei libri di testo, già da quest’anno gli studenti potranno utilizzare le edizioni precedenti, a patto che siano “conformi alle indicazioni nazionali“.

Inoltre, ha aggiunto il ministro, “vengono messi a disposizione 8 milioni di euro per finanziare l’acquisto da parte delle scuole secondarie di libri di testo ed eBook da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate’. Accanto a questo, è stato dato ‘mandato ai dirigenti scolastici di monitorare il costo dei libri di testo’.

 

Poco digitale, come già si sapeva, in questo decreto che annulla nei fatti il colpo d’accelerata che aveva dato il Ministro Francesco Profumo.

 

 

“L’eBook rappresenta una grande rivoluzione sia per l’insegnamento che l’apprendimento“, aveva commentato in un’intervista a ‘Famiglia Cristiana’ Carrozza, aggiungendo: “Ho già programmato delle conferenze nazionali su questo tema”, perché “…bisogna discutere dei contenuti, degli strumenti, delle nuove materie” (Leggi Articolo Key4biz).

Il Ministro aveva poi precisato che “Il passaggio al digitale va fatto bene e con la massima apertura, non possiamo imporre un unico software“.

 

Per i libri digitali bisognerà, quindi, attendere ancora e al momento non è stata fornita alcuna tempistica.

 

Nel testo compare anche uno stanziamento di 15 milioni di euro per il 2014 per garantire agli studenti più capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione: i fondi “saranno assegnati sulla base di graduatorie regionali e serviranno per coprire le spese di trasporto e ristorazione“. Il Governo stanzia poi “100 milioni di euro per aumentare il Fondo per le Borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi”.

 

 

Il decreto prevede “un piano triennale di immissioni in ruolo per 69 mila docenti e 16 mila ausiliari tecnici e amministrativi per gli anni scolastici 2014 – 2016. Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti”. Per garantire la continuità nell’erogazione del servizio scolastico degli alunni disabili viene inoltre autorizzata l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 26 mila docenti di sostegno. In questo modo si darà una risposta “stabile” a più di 52 mila alunni che fino ad oggi venivano assistiti da insegnanti che cambiavano ogni anno.

 

Il governo ha poi cancellato il ‘bonus maturità‘, il credito per l’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso basato sul voto ottenuto agli esami di Stato. “Abbiamo ritenuto che quel bonus creasse delle disparità“, ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, presentando il decreto. Il ministro ha spiegato che “una commissione è attualmente al lavoro per definire proposte alternative per la valorizzazione del percorso scolastico“.

 

“Ci interessa investire sull’istruzione dopo anni di tagli, questo riguarda sia la scuola che l’università. Abbiamo voluto dare prime risposte perché le risorse sono quelle che sono e facciamo i salti mortali, poi ce ne saranno altre. Finalmente torna l’impegno per il diritto allo studio, se non c’è questo non c’è la pari opportunità di accesso all’istruzione“, ha commentato il premier.

L’obiettivo, ha aggiunto Letta, è una scuola “più moderna e più funzionale“, un messaggio di attenzione a “insegnanti, famiglie e studenti: la scuola ci interessa, è il cuore dell’impegno che vogliamo mettere proprio ora che i genitori riportano ai figli a scuola, e vogliamo che lo facciano in strutture che siano più all’altezza”.

 

Inoltre, no alle sigarette elettroniche nelle scuole e permesso di soggiorno esteso alla durata del corso di studi.

 

 

Per maggiori informazioni:

L’istruzione riparte (SLIDES)