Telefonica: cala il fatturato, cresce il debito. Pesa l’acquisto delle frequenze

di Alessandra Talarico |

Gli utili crescono del 21% a 902 mln di euro. L’America latina ha contribuito a oltre il 50% dei ricavi del gruppo per il secondo trimestre consecutivo, e il Brasile è diventato il principale mercato in termini di contributo ai ricavi superando la Spagna.

Spagna


Cesar Alierta

Balzano gli utili di Telefonica nel primo trimestre: il gruppo spagnolo – azionista di Telecom Italia attraverso la holding Telco – ha registrato una crescita del 21% dell’utile netto a 902 milioni di euro rispetto ai 748 milioni dello stesso periodo 2012. Il fatturato è sceso invece dell’8,8% a 14,1 miliardi di euro, per via del negativo andamento dei mercati europei, Spagna e Regno Unito in primis, ma anche di una svalutazione del bolivar venezuelano.

L’America latina ha contribuito tuttavia a oltre il 50% dei ricavi del gruppo per il secondo trimestre consecutivo, e il Brasile è diventato il principale mercato in termini di contributo ai ricavi. L’Europa si attesta al 47%, con il mercato spagnolo che ne generato il 23% dei ricavi (-2,1% rispetto al primo trimestre 2012).

 

L’incremento degli utili è da attribuire principalmente ai minori costi di finanziamento del debito ma il risultato non ha comunque centrato le attese degli analisti, che puntavano su un utile netto di 952 milioni.

 

L’indebitamento si è attestato a 51,8 miliardi, rispetto a 51,3 miliardi della fine del 2012. Il debito ha subito l’effetto negativo della svalutazione della moneta venezuelana (873 milioni) ma anche del costo delle frequenze (701 milioni).

Dopo la chiusura del trimestre, chiarisce la società, il debito è stato ridotto di 653 milioni, e si attesterebbe quindi 51,1 miliardi.

 

“I costi sostenuti per acquistare le frequenze sono più alti del previsto e hanno compromesso il risultato operativo e l’utile netto. Gli effetti valutari non hanno aiutato, ma questo era previsto. Dal punto di vista positivo, la divisione del gruppo in Spagna non ha fatto male come temuto”, sottolinea un analista.

 

A Milano, intanto, è in corso il cda di Telecom Italia cui era prevista anche la presenza di Cesar Alierta, vista l’importanza dei temi in discussione, legati alla definizione del perimetro dello scorporo della rete e alla fusione con 3 Italia.