La7, OK da Agcom e MiSE alla vendita a Cairo. Al momento nessun cambiamento dei palinsesti

di Raffaella Natale |

Per l’imprenditore, ci sono ‘programmi d’eccellenza’. Cairo nega, inoltre, interesse per le testate messe in vendita da Rcs.

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Urbano Cairo

“Il closing dell’operazione La7 dovrebbe arrivare in tempi rapidi, visto che sono arrivate le autorizzazioni all’operazione di acquisizione sia da parte di Agcom che del ministero dello Sviluppo economico”. Così Urbano Cairo ha fatto il punto sull’acquisto di La7 da Telecom Italia durante l’assemblea di Cairo Communication per l’approvazione del bilancio 2012.

“In questi giorni stiamo verificando gli adempimenti prima del closing. I tempi sono molto ravvicinati”, ha aggiunto, citando maggio come mese possibile per la chiusura dell’operazione.

 

Nessuna indicazione da parte di Cairo sui tempi di break-even dell’emittente televisiva, né su possibili cambiamenti nel palinsesto. Bisognerà attendere giugno per avere informazioni più dettagliate, quando verrà presentato il Piano industriale (Leggi Articolo Key4biz).

“Non so quanto ci vorrà per il break-even“, ha detto l’imprenditore piemontese, “risponderò più avanti quando sarò entrato in La7 e avrò iniziato a lavorare”.

“In questi giorni stiamo verificando alcuni adempimenti“, ha poi indicato, sottolineando che solamente dopo l’ingresso nella società inizierà a prendere in mano la gestione. “Entrando a maggio non si può pensare di apportare chissà quali novità sui programmi e poi non c’è bisogno visto che numerosi programmi sono delle eccellenze“, ha commentato.

“Preserveremo i programmi che vanno bene e se ci saranno idee da realizzare in tempi veloci, lo faremo a partire dall’autunno o dal prossimo anno”

 

Cairo ha escluso un aumento di capitale: “Non c’è bisogno data anche la dotazione di Telecom Italia di 88 milioni”.

 

Riguardo ai dati di bilancio, Cairo Editore nei primi mesi del 2013 ha registrato un calo del fatturato.

“Abbiamo registrato una flessione del fatturato nei primi tre mesi dell’anno – ha spiegato Cairo agli azionisti – del resto i conti si confrontano con i primi tre mesi del 2012 quando abbiamo avuto un +30% su un mercato calato dell’8%. Non voglio essere preciso prima della trimestrale, ma in un anno in cui c’è un calo generale del fatturato pubblicitario, anche noi abbiamo accusato una diminuzione della raccolta sia per La7, sia per i nostri giornali”. Cairo ha, però, aggiunto che “i risultati economici dei nostri periodici è compensato dal taglio dei costi: abbiamo registrato un piccolo calo sui margini nella parte editoriale, ma l’attenzione ai costi ha funzionato”.

 

In merito a Rcs, l’imprenditore ha chiarito di non essere interessato a rilevare le testate messe in vendita neanche singolarmente: “Abbiamo una strategia diversa, abbiamo sempre preferito lanciare nuovi giornali piuttosto che rilanciare giornali con un passato importante, ma che vendono poche copie e hanno ridotto i margini”.