Mercato tlc in calo per altri 3 anni. Il 4G non basta per tornare a crescere

di Alessandra Talarico |

Secondo un report Arthur D. Little-Exane, tra il 2012 e il 2016, il tasso di crescita composto annuo del settore sarà del - 1,8%.

Europa


4G

I servizi LTE dovranno generare un Arpu (ricavo medio per utente) di almeno 17 euro entro il 2016 per riuscire a compensare il declino generali dei ricavi degli operatori mobili europei.

Lo sostiene uno studio di Arthur D. Little ed Exane BNP Paribas, che sottolinea tuttavia come questo obiettivo – che rappresenta un aumento di circa 7 euro rispetto all’Arpu generato dai servizi 3G – non sarà facile da raggiungere.

 

“Le attuali tariffe 4G sono più o meno in linea con quelle 3G” ha sottolineato il direttore di Arthur D. Little e autore del rapporto, Didier Levy.

“Alcuni operatori stanno applicando tariffe più alte, altri hanno detto pubblicamente che i prezzi saranno gli stessi del 3G”.

 

Non che, poi, raggiungere un Arpu di 17 euro – obiettivo, abbiamo detto, molto arduo – farà la differenza: per gli analisti servirà solo a “tornare a una crescita piatta”, ha aggiunto Levy, secondo cui il settore europeo delle telecomunicazioni non tornerà a crescere almeno per altri tre anni.

Tra il 2012 e il 2016, stimano gli analisti ADL-Exane, il tasso di crescita composto annuo del settore sarà del – 1,8%.

 

Questa situazione, secondo l’analista è dovuta a una sovraccapacità delle reti e alla forte concorrenzialità del settore.

“Non penso sia mancanza di volontà dei consumatori a pagare di più”, ha spiegato ancora Levy, sottolineando che il calo dei prezzi è determinato piuttosto dall’eccesso di spettro e dalla concorrenza.

 

Secondo Levy, gli operatori europei dovrebbero seguire l’esempio delle telco Usa, che stanno adottando un modello in cui un singolo piano tariffario vale per più dispositivi. E i consumatori apprezzano: il 23% di quelli d Verizon e il 10% degli abbonati AT&T hanno sottoscritto un piano di questo tipo.

 

“I piani dati condivisi stanno incoraggiando un comportamento positivo da parte degli utenti. Mi piacerebbe accadesse anche in Europa”, ha aggiunto Levy.

Al momento, l’unico operatore europeo ad aver adottato questo modello è TeliaSonera in Svezia.