Agenzia digitale, Agostino Ragosa a tutta velocità. Dopo lo Statuto, adesso la nomina del Comitato d’indirizzo

di Raffaella Natale |

Inutili polemiche tentano di ostacolare il lavoro del Direttore generale, ma l’Italia ha accumulato già troppi ritardi e deve partire con la sua Agenda digitale.

Italia


Agostino Ragosa

Procede incessante il lavoro del direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, Agostino Ragosa, che già ha ottenuto il via libera allo Statuo del nuovo Ente in cui sono confluiti DigitPa, Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, Dipartimento per la digitalizzazione della PA della Presidenza del Consiglio.

 

Il prossimo step è adesso quello della nomina del Comitato d’indirizzo che dovrebbe essere imminente, sempre dopo il passaggio in Corte dei Conti dello Statuto dell’Agenzia.

Il Comitato d’indirizzo, del quale farà parte lo stesso Ragosa, è composto da un rappresentate della Presidenza del Consiglio, uno del MiSE, uno del MIUR, uno Ministero per la PA, uno dell’Economia e due della Conferenza Unificata. Il Comitato ha poteri di programmazione, indirizzo e regolazione dell’attività dell’Agenzia.

 

Così, mentre la politica sta vivendo una delle più grosse crisi degli ultimi anni, Ragosa va dritto per la sua strada e, contando sulla grande esperienza di manager e di esperto conoscitore delle tematiche che riguardano i processi digitalizzazione, non presta il fianco alle inutili critiche di chi rema contro il progetto di avviare davvero l’Agenda digitale italiana.

In campagna elettorale tutti hanno parlato della necessità d’investire nelle nuove tecnologie e nella digital economy, la politica s’è, però, trovata divisa sul lavoro che si sta con fatica costruendo intorno all’Agenzia digitale.

L’Italia è in ritardo, in tremendo ritardo, nello sviluppo delle infrastrutture, nelle azioni necessarie a colmare il gap tecnologico, nella digitalizzazione della PA, della scuola, della sanità…c’è tanto da fare e i tanti paletti che purtroppo sono stati messi lungo il cammino dell’approvazione del Decreto Crescita e successivamente della nomina del Dg dell’Agenzia non hanno fatto bene al processo di veloce modernizzazione di cui tanto abbiamo bisogno.

 

L’intervento diretto del Commissario per la Digital Agenda, Neelie Kroes, per chiedere ai parlamentari italiani la firma del Decreto (Leggi Articolo Key4biz), ha dato la misura dell’importanza che anche l’Italia proceda nella digitalizzazione, in linea con gli altri Paesi Ue.

La Digital Economy è considerata dalla Commissione europea e dagli esperti del settore un fattore indispensabile per uscire dall’attuale crisi globale.

 

Il Ministro Corrado Passera ha commentato con soddisfazione su Twitter l’approvazione dello Statuto, definendolo un “altro passo in avanti per l’Agenda Digitale e per dotare cittadini di servizi più efficienti”.

 

Lo Statuto, spiega una nota, “nel disciplinare l’organizzazione e le modalità di gestione dell’Agenzia, consente l’operatività del nuovo Ente, chiamato a gestire in modo unitario e coordinato i processi di digitalizzazione e di ammodernamento delle amministrazioni pubbliche, così da assicurare la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’interoperabilità dei sistemi informativi pubblici, l’efficace erogazione dei servizi digitali ai cittadini e alle imprese e la razionalizzazione della spesa informatica“.

 

E’, quindi, necessario che Agostino Ragosa completi in fretta i propri adempimenti e possa finalmente lavorare ai grossi compiti che la legge affida all’Agenzia (Leggi Articolo Key4biz), in particolare quello di portare avanti gli obiettivi definiti con la strategia italiana dalla cabina di regia, monitorando l’attuazione dei piani di ICT delle pubbliche amministrazioni e promuovendone annualmente di nuovi, in linea con l’Agenda digitale europea.