La7: smentita la possibilità di un rientro in corsa di Diego Della Valle e Clessidra

di Raffaella Natale |

Un insider ha dichiarato che non c’è stato nessun stop a Cairo e che le trattative proseguono, specie sulla possibilità che l’Agcom sposti La7 sul telecomando.

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Enrico Mentana

Per Cairo Communication questo sarà il weekend decisivo per chiudere la trattativa d’acquisto di La7, ma ci sono ancora diversi nodi da scogliere nelle prossime ore, in tempo perché il contratto di cessione giunga sul tavolo del Cda di TI Media fissato per lunedì.

Il tutto animato da nuove indiscrezioni secondo le quali Diego Della Valle e Clessidra starebbero studiando una nuova proposta congiunta da presentare al Cda di Telecom

Ipotesi, però, smentita da una fonte vicina al dossier. “Tanto rumore per nulla“, ha fonte, spiegando che si sta ancora discutendo degli ultimi dettagli, che come in tutte le trattative vengono approfonditi e limati fino alla fine. Nessuno stop al processo di vendita di La7 a Cairo, i nodi da sciogliere non sono semplici ma le parti sono ottimiste e si lavora speditamente per chiudere per lunedì.

 

L’imprenditore piemontese dovrà impegnarsi a fornire una continuità aziendale e poi si parla di una penale che la compagnia dovrà pagargli in caso l’Agcom decidesse di spostare l’emittente Tv dal canale numero 7 del telecomando (Leggi Articolo Key4biz) e l’accordo sui dipendenti (477 inclusi i giornalisti).

Su questo è entrata in gioco anche la possibilità per TI Media di rilevare il 49% di MTV detenuto da Viacom, che l’azienda americana sarebbe disponibile a cedere a un prezzo vantaggioso. Se così fosse, una parte del personale potrebbe essere dirottata su MTV dove al momento lavorano 163 dipendenti. Ma TI Media dovrà deciderlo prima di lunedì.

 

Il 4 marzo, infatti, il Cda di TI Media si riunisce per approvare i risultati 2012, giovedì 7 toccherà alla casa madre Telecom Italia, il piano industriale triennale e apporre la firma al contratto con Cairo.

 

Secondo fonti attendibili, Cairo pagherà a Telecom 1 milione di euro per rilevare La7. In cambio riceverà una società con un patrimonio netto di circa 145 milioni di euro.

Prima di passare a Cairo, La7 dovrebbe realizzare un aumento di capitale di 95 milioni di euro. TI Media rinuncerebbe poi a 63 milioni di crediti che vanta nei confronti della Tv, la quale azzererebbe così il debito, passandoli al patrimonio netto.

TI Media a sua volta beneficerà della rinuncia ai crediti vantati nei suoi confronti da Telecom Italia. Parliamo di 260 milioni di euro che sono pari all’intero indebitamento netto della holding.

 

Cairo starebbe, inoltre, trattando sugli investimenti pubblicitari garantiti da Telecom Italia a La7. Si tratta di circa 15-16 milioni di euro, che però l’operatore tlc vorrebbe ridurre a circa 5-6 milioni.

Infine, La7 utilizza i multiplex per il digitale terrestre di TI Media Broadcasting (TIMB) e con la cessione, Cairo dovrà pagare un affitto sul quale ha già chiesto un forte sconto, circa 10 mln in meno all’anno, su cui è in corso il confronto.

Ma per TI Media rinunciare a questi 10 milioni di euro significa perdere circa un quinto della redditività di quest’asset che lo scorso anno ha registrato ricavi per 75,1 milioni di euro, in aumento di 20,2 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (54,9 milioni di euro). I tre multiplex digitali coprono il 94,9% della popolazione italiana.

Inoltre poi si verrebbe a creare un precedente sfruttabile da altri clienti. Discovery, per esempio, avrebbe già chiesto uno sconto e QVC sarebbe valutando se passare ai mux di Mediaset.