5G: dalla Ue 50 mln di euro per la ricerca nelle reti mobili del futuro

di Alessandra Talarico |

Diversi progetti di ricerca volti a portare le tecnologie mobili più all’avanguardia nella vita quotidiana saranno finanziati dalla Ue. In totale, nel periodo 2007-2013, più di 700 mln di euro andranno alla ricerca sulle reti del futuro, di cui la metà pe

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50 milioni di euro per la ricerca nelle tecnologie 5G, per fare dell’Europa la pioniera in questo settore e per fare in modo che questa industria sia basata sulla ricerca condotta in Europa e dia lavoro ai cittadini europei.

“Ci metteremo tutti i soldi che servono”, ha promesso il Commissario Neelie Kroes.

Entro il 2020, il traffico mobile mondiale aumenterà di 33 volte rispetto ai livelli del 2010, trainato dalla crescente diffusione dei dispositivi per l’accesso mobile a internet come smartphone tablet e dai sistemi machine-to-machine (M2M), che richiederanno tecnologie di trasporto dati più efficienti e diffuse capillarmente.

 

Il digitale si impone in tutti i settori dell’economia, oltre che nei diversi ambiti della nostra vita quotidiana – dall’intrattenimento al rapporto con le pubbliche amministrazioni.

Ogni impresa e ogni cittadino deve quindi essere sicuro di poter contare su un accesso mobile affidabile e veloce.

 

Diversi i progetti di ricerca europei volti a portare le tecnologie mobili più all’avanguardia nella vita quotidiana dei cittadini e che saranno finanziati dalla Commissione: tra questi il progetto METIS – coordinato da Ericsson e che raggruppa una trentina di partner – avrà 16 milioni di euro di fondi comunitari.

Tra gli obiettivi di questo progetto, la moltiplicazione per 1.000 del traffico dati mobile in una data zona, così che gli operatori possano servire più utenti allo stesso tempo; la moltiplicazione dei dispositivi connessi – oltre a smartphone e tablet anche le automobili, gli elettrodomestici, i contatori – aumento da 10 a 100 volte della velocità media di accesso e diminuzione di 5 volte del tempo di latenza.

 

Tra gli altri progetti orientati alle reti 5G/4G+, 5GNOW, TROPIC, COMBO, MOTO e PHYLAWS.

Per portare avanti questi progetti di ricerca, le aziende del settore ICT – British Telecom, Deutsche Telekom, France Telecom/Orange, Telecom Italia, Telefonica, Portugal Telecom Alcatel-Lucent, Ericsson, Nokia Siemens Networks, Thales Communications – si sono consorziate a importanti università europee e centri di ricerca, con la collaborazione anche di importanti aziende del settore automobilistico.

 

Già oggi, 1,2 miliardi di persone usano le connessioni mobili a banda larga e saranno oltre 5 miliardi da qui ai prossimi 5 anni.

 

In totale, nel periodo 2007-2013, la Ue avrà destinato più di 700 milioni di euro alla ricerca sulle reti del futuro, di cui la metà per le tecnologie mobili e il 4G.

 

Intervenendo al Mobile World Congress, il Commissario Kroes ha sottolineato che l’Europa deve recuperare terreno nel settore delle tecnologie mobili, di cui è stata pioniera con l’invenzione dello standard GSM, attualmente usato dall’80% delle reti mobili (Leggi articolo Key4biz).

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