Editoria, incontro al vertice tra FIEG e giornalisti. Uniti per uscire dalla crisi

di Raffaella Natale |

Appuntamento fissato per lunedì 18 febbraio.

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Il Presidente della FIEG, Giulio Anselmi, incontrerà lunedì 18 febbraio il Segretario della FNSI, Franco Siddi, per approfondire le questioni legate al difficile momento che sta attraversando l’editoria e contenute nella lettera aperta indirizzata al futuro governo dagli editori lo scorso 13 febbraio (Leggi Articolo Key4biz).

 

Gli editori raccolgono così l’invito della FNSI ad aprire un tavolo di confronto “per affrontare con il massimo rigore l’esame della crisi nel suo complesso, prima di affrontare le singole richieste di attivazione di ammortizzatori sociali che arrivano dagli editori e che – al momento – non hanno un’adeguata copertura per garantire a tutti la giusta protezione sociale necessaria”.

 

Per la FNSI alla base dello stato di allarme in cui versa il mercato italiano, anche la scarsa lungimiranza degli editori, al ritardo nella definizione di strategie capaci di rispondere alle trasformazioni tecnologiche, a palesi errori manageriali e investimenti sbagliati che oggi pesano in maniera insostenibile sui bilanci delle aziende (Leggi Articolo Key4biz).

 

Per la FNSI, il momento richiede interventi indispensabili e urgenti come la riforma delle leggi dell’editoria e l’istituzione di un fondo pubblico valido almeno un triennio per l’innovazione e per la trasformazione industriale.

 

Secondo la FIEG, invece, le ragioni della crisi sono altre. Le aziende editrici, spiega nella lettera, sono già intervenute, hanno razionalizzato i costi, per riacquisire efficienza e frenare il declino della redditività, e hanno diversificato le loro attività, confrontandosi con un ambiente sempre più multimediale. Ma, sottolinea il documento, “non hanno mai trovato nelle politiche pubbliche sufficiente interesse per la protezione di chi produce contenuti editoriali di qualità e per la salvaguardia di tutte quelle risorse – economiche, umane e tecniche – indispensabili alla loro realizzazione”.

 

Da qui, ribadiscono la necessità di “rafforzare l’effettività della tutela del diritto d’autore in Internet rispetto ai molteplici fenomeni di sfruttamento parassitario dei contenuti editoriali”, perché “significa rafforzare le imprese stesse, la loro economicità e la loro capacità di sviluppare e sperimentare nuove forme di comunicazione multimediale”.

 

Gli editori chiedono, pertanto, un intervento pubblico nella forma, ad esempio, d’incentivi fiscali per favorire la ripresa degli investimenti pubblicitari e per diffondere la lettura dei giornali tra i giovani.