Par condicio, TI Media annuncia ricorso contro sanzione Agcom

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Secondo il gruppo, le motivazione alla base del provvedimento sarebbero ‘incoerenti e contraddittorie’.

Italia


Enrico Mentana

TI Media ha annunciato immediato ricorso, con richiesta di sospensiva, contro la sanzione notificata ieri dall’Agcom. La società che fa capo a Telecom Italia, editore di La7 e Mtv, ritiene che il provvedimento sia “incostituzionale, incoerente  e contraddittorio“.

La sanzione, si legge nella nota di TI  Media, “trasla sui telegiornali le regole “matematiche” della comunicazione politica al fine di costringere il TGLa7 a forzare le notizie su soggetti politici ormai confluiti in nuove liste o coalizzati con i soggetti di cui è contestata la sovraesposizione. Di fatto, paradossalmente, si rileva, quindi, la contemporanea sovraesposizione e la sottoesposizione dei medesimi soggetti e/o coalizioni”.

 

Ciò si traduce, secondo TI Media, in un’illegittima compressione del diritto delle emittenti La7 e di Mtv a fornire “un’informazione libera, corretta e completa“.

Inoltre, aggiunge il gruppo, “i dati incoerenti su cui si basano le sanzioni e gli ordini di riequilibrio, dimostrano, essi stessi, il rispetto del pluralismo informativo e l’accesso all’informazione a tutti i soggetti sempre garantito dalla testata”.

 

TI Media ritiene che l’Authority sia incorsa in una erronea interpretazione  della legge sulla par condicio, ledendo la libertà delle testate giornalistiche e delle redazioni di fare scelte editoriali in coerenza con l’esigenza di informare l’opinione pubblica.

Le emittenti TI Media assicurano, com’è nella loro riconosciuta vocazione editoriale, e come è del tutto evidente attraverso un palinsesto che nell’intera giornata offre programmi e spazi dedicati all’informazione molto più ampi rispetto alle altre reti generaliste, l’equilibrio nella rappresentazione dei vari schieramenti politici”. (r.n.)