4G: in UK via all’asta. Previsti incassi per 4 mld ma è polemica per la partenza anticipata di EE

di Alessandra Talarico |

28 i lotti messi all’asta in due bande separate – 800 MHz e 2.6 GHz. EE, intanto, ritocca le tariffe dei suoi servizi LTE, che entro marzo saranno estesi a 35 città, in largo anticipo sui concorrenti grazie all’uso delle frequenze 1800 Mhz.

Regno Unito


4G

Un 4G a due velocità per il Regno Unito: mentre l’Autorità per le comunicazioni (Ofcom) annuncia con grande enfasi l’avvio della “maggiore asta di spettro mai realizzata nel Paese”, con 7 società pronte al rilancio per accaparrarsi le frequenze per i servizi mobili superveloci, EE ritocca le tariffe dei suoi servizi LTE, che entro marzo saranno estesi a 35 città, visto che sono partiti in largo anticipo su quelli dei concorrenti.

Per lanciare i suoi servizi di ultima generazione, EE ha infatti ottenuto l’approvazione dall’Ofcom per utilizzare le frequenze 1800 Mhz (è l’unico in UK a disporre di frequenze in questa banda).

 

Se l’asta procederà coi tempi previsti, gli altri operatori dovrebbero essere in grado di partire coi servizi 4G entro la  prossima primavera-estate, secondo le stime dell’Ofcom.

Un vantaggio, quello di EE che ha causato non poche polemiche, tanto da spingere il Governo a intervenire e mediare tra le parti, per evitare un contenzioso che avrebbe causato un ulteriore ritardo nell’assegnazione delle frequenze, che dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 4 miliardi di sterline.

L’operatore, nato dalla fusione delle divisioni mobili di France Telecom e Deutsche Telekom, parteciperà comunque anche all’asta delle frequenze 800 MHz e 2.6 GHz, insieme ad altre sei società: HKT (divisione di PCCW Limited), 3UK, MLL Telecom, Niche Spectrum Ventures Limited (divisione di BT Group), O2 (Telefonica) e Vodafone.

 

Per attirare il più alto numero possibile di clienti prima del debutto dei concorrenti nel 4G, dunque, EE ha deciso di dare una sforbiciata alle tariffe e anche di aprire il suo network a un altro operatore virtuale, Phones4U, il quale però non potrà lanciare offerte LTE e si va ad aggiungere ai circa 90 MVNO presenti sul mercato, molti dei quali grazie alle reti di EE.

 

L’avvio dell’asta, ha sottolineato il Ceo di Ofcom, Ed Richards, “E’ un traguardo importante per il settore britannico delle comunicazioni…poiché si assegnerà la materia prima per la prossima ondata di servizi digitali mobili e questo cambierà il modo in cui consumiamo i media digitali sia per lavoro che nella vita privata con importanti vantaggi per milioni di consumatori e aziende”.

 

28 i lotti messi all’asta in due bande separate – 800 MHz e 2.6 GHz.