Fibra ottica: Agcom propone riduzione del 25% per il canone di accesso end-to-end

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Secondo lo schema di provvedimento, che sarà sottoposto a consultazione, il canone che gli OLO dovranno pagare per l'accesso alle reti di nuova generazione di Telecom Italia passerà da 115,87 a 80,51 euro.

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Agcom

La Commissione Infrastrutture e Reti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ritoccato al ribasso i prezzi che gli operatori alternativi devono corrispondere a Telecom Italia per i servizi di accesso delle reti di nuova generazione.

In particolare, lo schema di provvedimento – che sarà ora sottoposto a consultazione pubblica – prevede una riduzione dell’ordine del 25% (da 115,87 a 80,51 euro), del canone mensile proposto da Telecom Italia per il servizio di accesso “End to End (cioè il collegamento in fibra ottica dalla centrale dell’incumbent sino alla residenza del cliente) e una significativa riduzione (tra il 30 ed il 40%) dei contributi di attivazione/disattivazione e migrazione della linea.

Dopo aver analizzato l’Offerta di riferimento presentata da Telecom Italia, l’Autorità ha quindi proposto una sforbiciata tra il 25%-50% dei costi degli interventi di manutenzione a vuoto; la revisione dei costi di accesso ai pozzetti per la giunzione delle fibre ottiche e degli aspetti procedurali relativi agli studi di fattibilità e al meccanismo di programmazione degli ordini.

 

Le nuove tariffe dovrebbero entrare in vigore a gennaio del prossimo anno.

 

“Lo schema di provvedimento informa l’Agcom in una nota – affronta una serie di tematiche di estrema rilevanza nel mercato delle infrastrutture passive (cavidotti e fibra spenta) per servizi a banda ultralarga” e pone particolare attenzione “agli aspetti contrattuali  e qualitativi (SLA) con la finalità di migliorare le prestazioni di fornitura e manutenzione (provisioning e assurance) con le relative penalità”.

 

Quest’ultima decisione adottata dall’Autorità (delibera 114/12/CIR) rappresenta il completamento del percorso, avviato con l’approvazione della delibera 95/12/CIR cui è seguita la delibera 105/12/CIR, per l’approvazione dei prezzi che gli operatori devono corrispondere a Telecom Italia per l’accesso alle infrastrutture passive (cavidotti, pozzetti, fibra ottica) ed attive (bitstream NGA, VULA) necessarie per consentire agli OLO di fornire ai propri clienti servizi a banda ultra larga (da 30 a 100 megabit/sec) attraverso la fibra ottica. (a.t.)