Vodafone: sulla semestrale pesa il sud Europa. Ma il Ceo Vittorio Colao è ottimista per il futuro

di Alessandra Talarico |

In Italia, +8,3% per i ricavi da banda larga mobile e multimedia, +43% per Internet mobile. I clienti aumentano del 6,6% e smartphone e i tablet arrivano a quota 7,9 milioni. Pagano gli investimenti sul del 4G e della fibra ottica.

Europa


Vittorio Colao

Quello chiuso a settembre si è rivelato un semestre particolarmente difficile per il gruppo Vodafone, a causa del peggioramento della crisi economica che ha portato a una svalutazione di 5,9 miliardi di sterline (9,4 miliardi di euro) delle attività in Spagna e in Italia. Un intervento ‘tecnico’ che riflette il cambio di valuta sterlina-euro e il macrocontesto economico, caratterizzato da una crisi che frena la spesa di famiglie e aziende, ma che non sembra implicare un segnale di sfiducia nei confronti sia dei due paesi coinvolti che delle performance del gruppo in queste aree.

La società britannica ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 1,977 miliardi di sterline (2,47 miliardi di euro) a fronte di un utile netto di 6,679 miliardi dell’anno scorso. L’utile operativo adjusted si è attestato a 6,17 miliardi di sterline, in crescita del 2,2% rispetto al primo semestre dello scorso esercizio. I ricavi sono calati del 7,4% a 21,78 miliardi.

La generazione di cassa nella prima metà dell’anno è stata pari a 2,2 miliardi di sterline, inferiore alle stime per 2,5 miliardi.

 

I ricavi da servizi sono scesi complessivamente dell’1,4%  ma con un calo molto marcato nei paesi del Sud Europa, dove si è registrato un -11,3% con un decremento particolarmente pesante nel nostro paese (-11,3% nel semestre e -12,8% nel secondo trimestre) a causa del taglio delle tariffe di terminazione e delle pressioni competitive e macroeconomiche.

Nel nostro Paese, i ricavi da servizi sono pari a 3,6 miliardi di euro (-6,8% al netto dell’impatto della riduzione delle tariffe di terminazione mobile). I ricavi dati si sono attestati a 567 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi da servizi mobili del 18%, in crescita di 3,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’ebitda si è attestato a 1,6 miliardi di euro. L’EBITDA in percentuale dei ricavi totali è stato pari al 42.6%

 

Sono cresciuti invece dell’8,3% i ricavi da banda larga mobile e multimedia, sostenuti in particolare dall’aumento dei ricavi da Internet mobile (+43%).

La base clienti privati e aziende è cresciuta del 6,6% e gli smartphone e i tablet hanno raggiunto i 7,9 milioni, grazie ai continui investimenti sia sul fronte della banda larga mobile di nuova generazione (4G) che su quello della fibra ottica.

Relativamente alla rete fissa, i ricavi si sono attestati a 441,7 milioni di euro. la base utenti ha raggiunto quota 2.622.000, di cui 1.715.000 Clienti ADSL.

 

 

Situazione difficile anche in Spagna dove nel secondo trimestre si è registrato un calo dei ricavi del 12%.

Nei mercati del sud Europa, l’Ebitda si è attestato a 1,9 miliardi di sterline, in calo del 15,1% a causa della forte erosione dei margini in Italia, Grecia e Portogallo, mentre l’Ebitda del gruppo è sceso del 2,9% su base organica, con un calo dell’1% dell’Ebitda margin, principalmente come conseguenza del calo dei ricavi in Italia, della perdurante debolezza della percezione del marchio in Australia e della ristrutturazione in Germania. Fattori solo in parte compensati dal miglioramento dei margini in Sud Africa e India.

 

Decisamente migliori le performance sui mercati del nord Europa, dove si è registrata una crescita dello 0,7%, e nei mercati emergenti, dove la crescita è stata del 4,1%.

 

La società ha quindi annunciato un programma di acquisto di azioni proprie da 1,5 miliardi di sterline (circa 1,9 miliardi di euro) che verrà finanziato attraverso il dividendo di Verizon (controllata al 45%) da 2,4 miliardi di sterline e aumento del dividendo ad interim del 7,2% a 3,27 p per azione.

Per l’esercizio in corso, la società attende un utile operativo adjusted nella parte alta della forchetta 11,1 – £11,9 miliardi di sterline e un cash flow nella parte bassa della forchetta 5,3 – 5,8 miliardi di sterline indicata in precedenza.

 

“Nel corso degli ultimi sei mesi, abbiamo continuato a fare progressi nelle nostre attività strategiche con una buona crescita sul fronte dei dati e nei mercati emergenti. Sul breve termine, tuttavia, i nostri risultati riflettono le difficili condizioni di mercato, soprattutto nel sud Europa”, ha affermato il Ceo Vittorio Colao.

 

“Restiamo molto positivi sulle opportunità di lungo termine e la nostra strategia Vodafone 2015 – basata su un nuovo approccio strategico alle offerte e ai prezzi consumer, un maggiore focus sulle comunicazioni unificate per le imprese e una crescente presenza sui mercati emergenti – riflette la nostra fiducia nel futuro”, ha aggiunto Colao.

“Fondamentale, per il successo di questa strategia, sarà il miglioramento dell’esperienza dei clienti privati e delle aziende attraverso i continui investimenti nelle reti dati ad alta velocità e un maggiore impulso verso la standardizzazione e la semplificazione all’interno del gruppo, per massimizzare l’efficienza dei costi e accelerare l’esecuzione”, ha concluso.