4G e interferenze: in Francia le telco fanno fronte comune per accelerare il lancio dei servizi

di Alessandra Talarico |

Il dibattito su come evitare le interferenze tra 4G e TDT è in corso in tutta Europa: in Italia a rischio 1 televisore su 4. Orange, SFR e Bouygues Telecom lanceranno un test comune a settembre per testare il livello delle interferenze.

Francia


4G

Mentre in Italia gli operatori mobili paventano un possibile slittamento del roll-out delle reti 4G ben oltre il limite stabilito del 2013, in Francia Orange, SFR e Bouygues Telecom lanceranno una prima sperimentazione comune a settembre nella città di Saint-Etienne per testare il livello delle interferenze con la Tv digitale sulla banda degli 800 Mhz.

Il sito è stato bloccato per sei mesi, non c’era alcun accordo sugli esperimenti. Il blocco è stato revocato in seguito alle discussioni con gli operatori a Bercy la scorsa settimana e le telco hanno deciso di lanciare un esperimento comune di Saint-Etienne“, ha affermato il ministro dell’economia digitale francese Fleur Pellerin.

 

Come sta avvenendo in Italia, dove il Mise – con la partecipazione di Tim, Vodafone e Wind e il supporto di Huawei e della Fondazione Ugo Bordoni – sta effettuando delle verifiche preliminari presso il Centro Nazionale Controllo Emissioni Radio Elettriche di Tor San Giovanni a Roma, anche in Francia – già dallo scorso anno – sono state condotte delle sperimentazioni nella cittadina di Laval che hanno appurato l’alta incidenza delle interferenze dei ripetitori del 4G sul segnale dei televisori.

Gli esiti della sperimentazione non sono stati resi pubblici, ma stando a quanto riportato da alcuni media, “il livello delle interferenze è più importante del previsto”.

All’epoca, quindi, il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo aveva sottolineato di voler essere “intransigente” sulla “buona qualità della ricezione” della Tv digitale.

 

Il governo francese ha quindi stabilito che dovranno essere le telcos a pagare gli interventi tecnici – ossia l’installazione di specifici filtri anti-interferenze – per evitare che i potenti segnali del 4G disturbino le trasmissioni televisive digitali. Secondo Bouygues Telecom, la somma dovrebbe attestarsi tra i 500 milioni e 1,7 miliardi di euro.

Gli operatori francesi, che hanno speso complessivamente 3,5 miliardi di euro per le frequenze 4G, hanno già annunciato l’intenzione di lanciare i servizi nel 2013 in alcune città ‘pilota’ come Montpellier, Marsiglia, Nantes e Lione e negli ultimi mesi hanno condotto dei test separati sulle frequenze 2,6 GHz, che non hanno alcun impatto sulla televisione.

 

Quella annunciata dal ministro Pellerin sarà tuttavia una sperimentazione più ampia e approfondita volta a verificare in che misura alcuni lotti di frequenze nella banda 800 MHz interferiscono con quelli della televisione digitale terrestre.

 

La questione delle interferenze tra il segnale che proviene dalle antenne televisive – troppo debole rispetto a quello trasmesso dai ripetitori del 4G collocati in prossimità delle case – è dibattuta in tutta Europa: secondo i (pochi) dati relativi all’Italia, potrebbe essere a rischio interferenza 1 televisore su 4, mentre nel Regno Unito, l’Ofcom ha reso noto che a rischio sono il 20% delle abitazioni, ossia 2 milioni.

Per risolvere il problema prima del lancio commerciale dei servizi, l’Authority britannica ha deciso di ‘congelare’ l’asta delle frequenze per mettere a punto una strategia condivisa prima di assegnare le nuove licenze per il 4G. L’asta, come appena annunciato dall’Ofcom, si terrà all’inizio del prossimo anno, con l’obiettivo di lanciare i servizi a fine 2013. Nel frattempo, gli operatori hanno deciso di creare un’apposita società comune che si farà carico delle spese per evitare le interferenze, mettendo sul piatto una cifra pari a  225 milioni di euro.