Broadcaster francesi vs OTT: le sfide della connected Tv

di Raffaella Natale |

Per fronteggiare l’avanzata delle web company, i broadcaster tradizionali investono sempre più sulla TV connessa e sulla pubblicità video.

Francia


Connected Tv

Decisi a mantenere la leadership sul mercato audiovisivo di fronte all’avanzata degli over the top, i broadcaster francesi puntano sulla connected Tv, che apre a nuove possibilità pubblicitarie e consente di fidelizzare l’audience.

Le emittenti televisive hanno già cominciato a rivedere l’offerta e la loro presenza sul web per tentare di resistere all’arrivo di questi nuovi player, da YouTube (Google) ad Apple ad Amazon.

In questa prospettiva, la scorsa settimana la Tv pubblica France Télévisions ha lanciato ‘Salto’, un nuovo servizio che consente ai telespettatori dotati di tv connessa di poter guardare dall’inizio un programma che sta andando in onda. Sulla sua piattaforma di catch-up Tv, ‘Pluzz’, la nuova rubrica ‘On en parle’, mette in primo piano i programmi che animano il dibattito su Twitter.

Giovedì M6 ha annunciato per ottobre il lancio della sua nuova piattaforma “Devant ma TV”, realizzata per i dispositivi mobili, che consente di poter commentare le trasmissioni in diretta, condividerle su Facebook, oppure ottenere ricette di cucina in tempo reale…

 

Jean-Marie Le Guen, di NPA, esperto di connected tv,  ha commentato che “I giganti della rete “hanno un potere finanziario largamente superiore a quello dei player della tv e si stanno muovendo sempre più verso la creazione di contenuti professionali, come Google attraverso YouTube e la Google Tv, o Apple con iTunes”.

 

A settembre, Google passerà in Francia all’offensiva, proponendo il box Google Tv in partnership con Sony. Recentemente YouTube s’è alleata con Dailymotion e Equipe per acquistare i diritti calcio per il video on-demand della massima serie francese.

“La sfida è la pubblicità video che è uno dei segmenti a più forte crescita sul web”, ha spiegato Le Guen.

 

Questo mercato valeva 60 milioni di euro alla fine del 2011, sostenuto da 28 milioni di ‘videonauti’, secondo uno Studio del Sindacato SRI, pubblicato lo scorso gennaio.

E’ ancora poco rispetto ai 2,5 miliardi di euro che pesa il mercato francese della pubblicità online, ma è un settore in forte crescita (+100% nel 2011).

La Tv connessa può valorizzare anche la pubblicità tradizionale, grazie all’interattività.

Una manna dal cielo per i broadcaster tradizionali, che stanno vivendo un momento di grossa crisi del mercato pubblicitario.

Ma ci saranno grossi vantaggi anche per i telespettatori. Secondo Jean-Marie Le Guen, infatti, l’offerta televisiva sarà più ricca e nuova grazie a questi servizi.