Tlc: le telco continuano a investire nonostante la crisi. Nel 2011 capex su del 3% a 301 mld di euro

di Alessandra Talarico |

Per Infonetics Research: ‘Gli operatori devono investire nelle loro reti o spariranno, la concorrenza è troppo spietata per non farlo’.

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Nonostante un clima economico sfavorevole, le telco mondiali hanno continuato a spendere per migliorare le loro infrastrutture: nel 2011, le spese per gli investimenti (capex) sono cresciute del 3% sul 2010 a 301 miliardi di euro. I ricavi degli operatori sono cresciuti del 6% a 1,8 trilioni di dollari.

Lo rivela un report della società di ricerca Infonetics Research, secondo cui il trend di crescita proseguirà anche quest’anno, con gli operatori impegnati nel lancio della banda larga mobile di quarta generazione (LTE) e in altri progetti volti a sostenere la crescita della connettività wireless.

 

“Ci aspettiamo un aumento del capex nel 2012, con gli operatori in tutto il mondo a spendere come matti per lanciare le reti LTE, modernizzare le loro reti mobili e realizzare iniziative nazionali per la banda larga fissa”, ha spiegato l’analista Infonetics Stéphane Téral.

“Gli operatori devono investire nelle loro reti o spariranno, la concorrenza è troppo spietata per non farlo“, ha aggiunto, sottolineando che l’ultimo ciclo di investimenti, in particolare, è stato alimentato “dall’elevata domanda di servizi a banda larga, soprattutto mobile”.

Nel 2011, proprio nel bel mezzo della crisi economica e per la prima volta in 5 anni, i ‘big 5’ europei – Deutsche Telekom, France Telecom, Vodafone, Telecom Italia e Telefónica – hanno incrementato il capex di due punti percentuali.

 

L’Asia-Pacifico si è confermata la regione in cui gli operatori hanno speso di più, seguita dall’Europa, Medio Oriente e Africa, mentre nell’anno in corso, le spese capex saranno trainate dagli operatori Usa (Clearwire, Sprint e T-Mobile USA), dai giapponesi (NTT DoCoMo e Softbank Mobile) e da KT, LGU+ e SK Telecom in Corea del Sud.

 

Infonetics sottolinea quindi che la Cina ha annunciato di recente un pacchetto di stimolo all’economia da 58 miliardi di dollari, destinato a finanziare un nuovo ciclo di investimenti in infrastrutture di telecomunicazione.

 

La società, infine, prevede che il picco delle spese si registrerà nel 2012 e nel 2016 toccherà quota 345 miliardi di dollari. La quota di capex degli operatori mobili crescerà da un quarto a un terzo del totale tra il 2012 e il 2016, a ulteriore conferma che il mondo è sempre più mobile.