Nomine Agcom: Lettera aperta ai Parlamentari italiani

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Ci sono almeno tre criteri che vanno chiesti con forza e che Key4biz sottopone ai parlamentari: Distanza dalla politica; Valutazione stringente dei curricula; Dichiarazione di consulenze-interessi presso le società del settore.

Italia


Agcom

 Pubblichiamo di seguito la Lettera Aperta inviata da Key4biz a tutti i membri del Parlamento (630 membri alla Camera dei Deputati e 315 membri al Senato della Repubblica), inviata a ridosso della scelta dei nuovi commissari AgCom.

 

Roma, 5 giugno 2012

 

 

L’oggetto

 

Manca poco per procedere alla nomina settennale dei quattro commissari AgCom e del suo presidente.

Il clima delle scorse settimane è stato infuocato.

Molte le legittime richieste per cambiare metodo, per imporre alla politica di dare il meglio di sé, ma anche tanta confusione, un po’ di demagogia e una forte dose di populismo neo-peronista.

 

 

Lo scenario

 

Alle spalle abbiamo due consiliature, la prima scaturita a seguito della legge costitutiva dell’AgCom del 1997 e la seconda nominata nel 2005 e arrivata a scadenza la scorsa settimana. Due consiliature centrate su una composizione di otto commissari e il presidente.

L’arrivo di Monti ha poi ridotto a quattro la composizione e creato un effetto domino sugli interessi dei partiti in merito alle designazioni e nomine dei commissari e del presidente AgCom.

Ma in aggiunta alle ambasce dei partiti è via via cresciuto un movimento di interesse intorno a tali nomine.

 

 

I criteri di scelta contestati

 

In passato la composizione di otto consiglieri+presidente, ha consentito a un Parlamento un po’ proporzionalista e un po’ bipolare, di distribuire le nomine con maggior agio.

Su tutto hanno però prevalso i vizi della politica, con alcune nomine di persone non idonee per competenze al ruolo assegnato e su tutto, il vizio di “piazzare” i trombati che non avevano trovato spazio in Parlamento o a cui esprimere la propria riconoscenza con un incarico ben retribuito a fine carriera.

Sette anni sono in fondo proprio tanti.

 

 

I criteri di scelta proposti da Key4biz

 

Tali criteri sono stati pubblicamente contestati da una serie d’iniziative pubbliche, contro una politica che non è stata in grado di lanciare alcun segnale di morigeratezza.

Credo che nessuno possa contestare a Monti la proposta esclusiva del candidato alla presidenza di AgCom. Ma su questa candidatura e su quella dei quattro commissari occorre fare in modo che si assicurino criteri di tutela del ruolo ricoperto.

Ci sono almeno tre criteri che vanno chiesti con forza per l’elezione dei commissari e del presidente AgCom e che Key4biz sottopone ai parlamentari:

 

  • Distanza dalla politica
  • Valutazione stringente dei curricula
  • Dichiarazione delle consulenze/interessi presso le società del settore

 

Molti curricula risultano del tutto inidonei e le procedure di raccolta, anche sul versante istituzionale sono apparse del tutto irrituali e in qualche modo capaci di alterare il corso delle scelte, in peggio.

Ci auguriamo che questo non accada e confidiamo nella maturità di una politica che voglia affrancarsi dai pesi del passato e dare peso, autorevolezza, indipendenza alle proprie scelte.

 

Ieri, 4 giugno, è stato attribuito key4biz, da un lancio Ansa, il sostegno ad alcuni candidati all’AgCom.

Il tutto è privo di ogni fondamento.

Sostenere candidati quindi non è mai stato nelle azioni di Key4biz

I curricula raccolti, aggiornati e pubblicati quotidianamente, sono stati consegnati il 31 maggio scorso al presidente della Camera Gianfranco Fini.

 

Raffaele Barberio – Direttore Key4biz

(www.key4biz.it)