Garante Privacy: nuove linee guida per proteggere le informazioni su blog e forum dedicati alla salute

di Alessandra Talarico |

Pubblicate in G.U. le nuove linee guida del Garante, volte a tutelare i cittadini che inseriscono i loro dati su siti dedicati a tematiche sanitarie.

Italia


Garante Privacy

Da oggi in poi, i siti che si occupano di tematiche sanitarie saranno tenuti a fornire agli utenti un’informativa per metterli al corrente dei rischi che corrono pubblicando online dettagli sul loro stato di salute.

Lo ha deciso il Garante Privacy, consapevole del fatto che sono sempre più numerosi i cittadini che partecipano a discussioni online o seguono siti dedicati alla salute, lasciando sul web commenti o chiedendo consigli e consulenze sul loro stato di salute, senza sapere che tutto quello che viene immesso è poi molto difficile da cancellare e potrebbe rappresentare un pericolo in più per la privacy.

Queste informazioni, infatti, potrebbero essere indicizzate dai motori di ricerca e finire quindi nel calderone delle informazioni di varia natura legate a un utente.

 

Le nuove linee guida sono state pubblicate oggi sulla Gazzetta Ufficiale e non riguardano i servizi di assistenza sanitaria online o di telemedicina, ma soltanto siti, blog, forum, social network dedicati a tematiche relative alla salute, che prevedano o meno la registrazione degli utenti.

I gestori di questi siti – informa il Garante in una nota – “dovranno inserire nella loro home page una specifica ‘avvertenza di rischio’, il cui scopo sarà quello di richiamare l’attenzione sui rischi connessi al fatto di rendersi identificabili sul web in relazione alla propria patologia”.

 

Fornire agli utenti di questi siti una sorta di ‘avvertimento’ sulla possibilità che le loro informazioni escano fuori dai ‘confini’ del sito o del blog in cui sono state immesse permetterà, secondo il giudizio del garante, di decidere in maniera consapevole se inserire o meno dati personali – nome, cognome e-mail, foto – che possano rivelare l’identità e collegarla a una determinata patologia.

 

In seguito all’applicazione di queste linee guida, gli utenti saranno tenuti a barrare un’apposita casella per dare conferma di aver preso visione delle ‘avvertenze di rischio’, mentre i gestori dei siti che prevedono la registrazione dovranno chiarire perché richiedono l’immissione di informazioni personali, in che modo vengono trattati questi dati, quanto vengono conservati, come poterli cancellare o rettificare, sulla base dei termini del Codice della privacy.

In ogni caso, rende noto infine il Garante, qualsiasi dato raccolto dovrà essere protetto in maniera rigorosa, dovrà restare riservato e trattato solo da personale autorizzato.