Mobile advertising: anche LinkedIn a caccia di strategie per monetizzare gli accessi da cellulare

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Twitter, intanto, avvia un servizio di sms per consentire agli utenti di inviare e leggere i tweets a prescindere dal dispositivo usato e dalla disponibilità di linee telefoniche o internet.

Stati Uniti


Linkedin

Facebook non è l’unico social network alle prese con la necessità di trasformare in denaro sonante gli accessi dal cellulare. Anche LinkedIn si trova nelle stesse condizioni e ha annunciato la prossima introduzione della pubblicità sull’app mobile.

Il Ceo Jeff Weiner, durante la presentazione dei risultati del quarto trimestre, non ha fornito molti dettagli, limitandosi ad accennare che la società ha messo in piedi l’infrastruttura necessaria ed è ora “pronta a introdurre la pubblicità nelle sue soluzioni mobili”.

 

Il social network dedicato ai professionisti ha chiuso l’ultimo trimestre con risultati superiori alle attese degli analisti: su un fatturato di 167 milioni di dollari, l’utile netto è stato di 6,9 milioni di dollari (12 centesimi per azione). Gli analisti attendevano un utile di 7 centesimi per azione su un giro d’affari di 160 milioni di dollari.

Per l’intero 2011, LinkedIn ha registrato un fatturato di 522,2 milioni dollari, in crescita del 115% dai 243 milioni di dollari del 2010.

Per il trimestre corrente, la società attende ricavi compresi tra 170 e 175 milioni di dollari.

 

Anche se toccato quasi en passant da LinkedIn, il tema della telefonia mobile è centrale nelle strategie del social network: Weiner ha ricordato che la società ha lanciato una nuova app mobile ad agosto e ha sottolineato che il mobile è la divisione a più forte crescita, rappresentando il 15% dei visitatori unici del sito. Sarà quindi su questo comparto che si concentreranno gli investimenti quest’anno.

 

Facebook, nel suo Form S-1 presentato alla SEC in vista dell’IPO, ha sottolineato che la metà dei suoi 845 milioni di utenti accede da cellulare, ma ha anche ammesso che da questo tipo di utilizzo la società non genera introiti significativi.

Per invertire la tendenza, la società sta quindi preparando un evento – che si terrà probabilmente a fine mese – per incentivare gli inserzionisti a inserire link che rimandino a un’altra pagina del social network stesso e non off-site. Da marzo, quindi, anche Facebook potrebbe inserire l’advertiosing nell’app mobile.

 

In gioco, c’è una grande fetta di introiti pubblicitari. Facebook ottiene la maggior parte dei suoi ricavi vendendo spazio sul suo sito web per gli inserzionisti che desiderano raggiungere gli utenti. La spesa complessiva sul mobile advertising negli Stati Uniti dovrebbe raggiungere 2,6 miliardi dollari quest’anno, in crescita dell’80% da 1,45 miliardi di dollari nel 2011, secondo una ricerca condotta da eMarketer.

 

Sempre restando in ambito mobile, Twitter, intanto, ha avviato un servizio di SMS per consentire agli utenti di inviare e leggere i tweets a prescindere dal dispositivo usato.

 

Naturalmente ci saranno anche momenti in cui le persone non avranno accesso agli sms e per questo la società ha lavorato a una serie di soluzioni, stringendo accordi con gli operatori satellitari Iridium e Thuraya per consentire l’accesso a Twitter Sms anche quando le linee telefoniche o internet fossero inaccessibili (per esempio in zone di guerra o in caso di calamità naturali).  

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