Biblioteche digitali: il ministero conferma, l’Italia è ufficialmente nel progetto europeo ARROW

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La conferma è arrivata dal MiBAC. Il progetto di ricerca europeo è coordinato da AIE.

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L’Italia entra ufficialmente nel progetto europeo ARROW (Accessible Registries of Rights information and Orphan Works towards the European Digital Library), con la benedizione del Ministero dei Beni e Attività culturali (MiBAC). E’ quanto confermato nell’incontro del gruppo nazionale del progetto coordinato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e cofinanziato dalla Commissione europea con l’obiettivo di facilitare la gestione dei diritti d’autore nell’ambito delle iniziative nazionali e internazionali di biblioteche digitali.

 

Arrow – ha spiegato Maurizio Fallace, direttore generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del MiBAC – costituisce una soluzione tecnologica per rendere disponibili e fruibili i tesori della nostra cultura, nel rispetto del diritto d’autore”.

 

L’incontro, che si è svolto a Roma e promosso da AIE, FEP (Federazione degli Editori Europei) e ICCU (Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche), segna infatti l’inizio del lavoro di sviluppo tecnologico nel nostro paese del sistema ARROW che, pur avendo un “cuore italiano”, a oggi risulta pienamente funzionante in Francia, Spagna, Regno Unito e Germania. 

 

E ora entra anche l’Italia. “Si tratta di un momento importante – ha spiegato Piero Attanasio di AIE, direttore tecnico del progetto – ARROW offre alle biblioteche, così come ad ogni altra organizzazione impegnata in progetti di digitalizzazione, una soluzione tecnologica concreta per determinare se un’opera testuale è protetta da diritto d’autore o è in pubblico dominio, se in commercio o fuori commercio, e individuare i titolari dei diritti da contattare per ottenere, qualora l’opera sia sotto diritti, la licenza necessaria alla sua digitalizzazione e uso”.

“L’ingresso dell’Italia – ha aggiunto Attanasio – segna per noi davvero la svolta: la sua riconosciuta importanza strategica nello sviluppo delle biblioteche digitali ne ha fatto una delle iniziative di punta all’interno del piano della Digital Agenda varato dalla Commissione per il periodo 2010-2020. Ma si tratta di un’iniziativa che fino ad ora aveva un grande riconoscimento all’estero e poca attenzione dall’Italia. Da qui cambia tutto”.

 

Il progetto ha realizzato una infrastruttura tecnologica distribuita su base europea per la gestione delle informazioni sui diritti d’autore sulle opere letterarie. La finalità è quella di facilitare l’accesso ai contenuti digitali nel rispetto del diritto d’autore, consentendo di sviluppare modelli diversi di accesso alle opere, che tuttavia saranno resi tra loro interoperabili. In tal modo gli utenti potranno ricercare i testi all’interno di repertori creati sia dalle biblioteche sia da privati, ed accedervi a condizioni diverse, secondo politiche che ciascun attore, pubblico o privato, potrà liberamente fissare.

 

Il progetto guidato da AIE, coinvolge la Federazione degli editori europei (FEP), la Conference of European National Libraries (CENL), l’International Federation of Reproduction Rights Organisation e lo European Writers Congress. Oltre agli organismi di rappresentanza europei, sono state coinvolte sette biblioteche nazionali e un nutrito gruppo di associazioni nazionali di editori e società di gestione collettiva dei diritti. ARROW Plus, prosecuzione del progetto Arrow, è partito ufficialmente il primo aprile 2011, con tre principali obbiettivi: ottimizzare il sistema sviluppato in ARROW, estendere l’infrastruttura tecnologica a nuovi Paesi europei e infine elaborare uno studio di fattibilità e un modello per l’estensione del raggio di azione di ARROW alla gestione dei diritti sulle immagini. La presenza dell’Italia, già rappresentata da AIE come coordinatore generale del progetto e da Cineca come principale partner tecnologico, si fa più completa con l’ingresso nel consorzio dell’Istituto Centrale del Catalogo Unico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.