LTE. Colpaccio di Verizon: acquista lo spettro inutilizzato delle Tv via cavo

di |

La società pagherà 3,6 miliardi di dollari per acquistare 20Mhz di spettro aggiuntivo per i servizi LTE nell’ambito di un accordo che, a differenza di quello tra AT&T e T-Mobile, non dovrà passare al vaglio dell’antitrust.

Stati Uniti


Sede Verizon

Mentre tutti i riflettori sono puntati sull’accordo da 39 miliardi di dollari  tra AT&T e T-Mobile – che secondo il Dipartimento di Giustizia sarebbe un pericolo per la concorrenza sul mercato mobile americano, Verizon Wireless, il principale operatore mobile americano ha messo a segno un accordo che potrebbe davvero riportare il mercato in una preoccupante situazione di duopolio. La società pagherà infatti qualcosa come 3,6 miliardi di dollari per acquistare lo spettro inutilizzato degli operatori via cavo Comcast, Time Warner Cable e Bright House Networks Friday (riuniti nel consorzio SpectrumCo): un accordo che, a differenza di quello tra AT&T e T-Mobile, non dovrà passare al vaglio dell’antitrust perché non prevede la scomparsa dal mercato di alcun player.

 

Gli operatori via cavo hanno deciso di vendere lo spettro acquistato nel 2006 dopo aver capito che la realizzazione di una propria rete wireless a supporto dell’offerta di servizi quad-play (Tv, telefonia fissa, mobile, internet) non era un progetto economicamente sostenibile. Verizon, dal canto suo, ha colto la palla al balzo per aggiungere 20Mhz di spettro per i servizi LTE, che portano il totale a 60Mhz. Un bottino essenziale per sostenere la crescita esponenziale della domanda di servizi internet mobili.

L’accordo consentirà a Verizon non solo di aumentare la capacità della rete LTE senza i rischi connessi a un’acquisizione – come nel caso, sempre, di AT&T – ma anche di sottrarre le importanti risorse frequenziali a competitor quali MetroPCS, che avrebbe potuto aumentare la propria autosufficienza nel settore della banda larga mobile.

A ciò è quindi da aggiungere che a metà 2012 Comcast, TWC e Brighthouse chiuderanno l’accordo di rivendita dei servizi 4G di Clearwire per passare, presumibilmente, all’LTE di Verizon. La transazione, infatti, include una serie di accordi circa la combinazione dei rispettivi prodotti e la creazione di partnership per l’offerta di servizi wireless, voce, dati e Tv.

Un duro colpo, dunque, oltre che per AT&T – impantanata nel tentativo di salvare il merger con T-Mobile – anche per Sprint, che vede sfumare la possibilità di nuovi accordi all’ingrosso con gli operatori via cavo.

Le associazioni dei consumatori, che si sono fin da subito battute con veemenza per impedire l’accordo tra AT&T e T-Mobile, si sono mostrate finora divise su questa nuova intesa: alcune hanno applaudito il fatto che lo spettro finora rimasto inutilizzato sarà finalmente usato per offrire nuovi servizi ai consumatori; altre credono che anche in questo caso ci saranno ripercussioni non proprio positive. Secondo Mark Cooper della Consumer Federation of America, l’accordo tra Verizon e gli operatori via cavo – che porterà allo sviluppo e all’offerta congiunta di servizi – “metterà la parola fine a ogni seria prospettiva di competizione tra le telco e le Tv via cavo”. L’intesa, insomma, “non è una buona notizia per i consumatori”.