Orizzonte 2020: la Commissione Ue propone investimenti per 80 mld di euro a ricerca e innovazione

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Obiettivo: stimolare la crescita e l’occupazione.

Unione Europea


Commissione Ue

La Commissione europea ha presentato oggi un pacchetto di misure volte a rilanciare crescita, innovazione e competitività in Europa. La commissaria Máire Geoghegan-Quinn ha annunciato Orizzonte 2020, un programma di 80 miliardi di euro (Prezzi 2011 costanti, 90 mld di euro tenendo conto dell’inflazione secondo le stime 2014-2020) destinati a investimenti per la ricerca e l’innovazione. La commissaria Androulla Vassiliou ha presentato l’agenda strategica per l’innovazione dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET) che riceverà fondi per 2,8 miliardi di euro nell’ambito del programma Orizzonte 2020. Parallelamente, il vicepresidente Antonio Tajani ha annunciato un nuovo programma complementare volto a potenziare competitività e innovazione nelle PMI dotato di un bilancio aggiuntivo pari a 2,5 miliardi di euro. I programmi di finanziamento corrono dal 2014 al 2020.

 

Nel presentare Orizzonte 2020, la commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Serve una nuova visione della ricerca e dell’innovazione europee in un contesto economico radicalmente mutato. Orizzonte 2020 stimola direttamente l’economia e ci garantisce la base scientifica e tecnologica e la competitività industriale per il futuro, con la promessa di una società più intelligente, sostenibile e inclusiva”.

 

Per la prima volta Orizzonte 2020 raggruppa l’insieme degli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione in un programma unico. Mette maggiormente in rilievo le possibilità di tradurre il progresso scientifico in prodotti e servizi innovativi che offrano opportunità imprenditoriali e cambino in meglio la vita dei cittadini. Nel contempo riduce drasticamente le formalità burocratiche semplificando norme e procedure per attirare più ricercatori di punta e una gamma più ampia di imprese innovative.

 

Orizzonte 2020 concentrerà i fondi su tre obiettivi chiave. Sosterrà la posizione dell’UE in testa alla classifica mondiale nella scienza, con un bilancio assegnato di 24,6 miliardi di euro, compreso un aumento pari al 77% dei finanziamenti al Consiglio europeo della ricerca (CER) la cui missione è riuscita pienamente. Contribuirà ad affermare il primato industriale nell’innovazione con un bilancio pari a 17,9 miliardi di euro, che comprende un investimento sostanzioso – pari a 13,7 miliardi di euro – nelle tecnologie di punta, nonché più ampio accesso al capitale e sostegno alle PMI. Infine, 31,7 miliardi di euro saranno dedicati a affrontare i principali problemi comuni a tutti gli europei, ripartiti su sei temi di base: sanità, evoluzione demografica e benessere; sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia; energia sicura, pulita ed efficiente; trasporti intelligenti, verdi e integrati; interventi per il clima, efficienza delle risorse e materie prime; società inclusive, innovative e sicure.

 

Orizzonte 2020 è un pilastro chiave dell'”Unione dell’innovazione“, un’iniziativa faro dell’Europa 2020 volta a potenziare la competitività globale europea. L’Unione europea occupa una posizione di primissimo piano per molte tecnologie, ma è esposta sempre più alla concorrenza non solo delle potenze tradizionali, ma anche delle economie emergenti. La proposta della Commissione sarà ora discussa presso il Consiglio e il Parlamento europeo ai fini dell’adozione entro la fine del 2013.

 

I finanziamenti offerti da Orizzonte 2020 saranno di più facile accesso grazie all’architettura semplificata del programma, a una serie unica di regole e a meno formalità amministrative. In pratica, Orizzonte 2020 vorrà dire: radicale semplificazione dei rimborsi grazie ad un tasso forfettario unico per i costi indiretti e due soli tassi di finanziamento, rispettivamente per la ricerca e per le attività vicine al mercato; un unico punto d’accesso per i partecipanti; meno oneri burocratici nella preparazione delle proposte; niente controlli o revisioni inutili. Uno degli obiettivi chiave è ridurre i tempi di ricevimento dei finanziamenti, in seguito alla domanda di sovvenzione, di circa 100 giorni in media, il che significa l’avvio più rapido dei progetti.

 

La Commissione si impegnerà al massimo per aprire il programma a più partecipanti di tutta Europa, valutando l’opportunità di sinergie con i finanziamenti a titolo della politica di coesione dell’UE. Orizzonte 2020 individuerà potenziali centri di eccellenza nelle regioni meno sviluppate e offrirà loro consulenza e sostegno mentre i fondi strutturali dell’UE possono essere sfruttati per ammodernare infrastrutture e attrezzature.

 

3,5 miliardi di euro saranno dedicati a sfruttare in modo graduale e ampio gli strumenti finanziari atti a potenziare i finanziamenti da enti del settore privato, che si sono rivelati estremamente efficaci nello stimolare gli investimenti privati in innovazioni che conducono direttamente alla crescita e a nuovi posti di lavoro. Le piccole e medie imprese (PME) fruiranno di circa 8,6 miliardi di euro in forza del ruolo cruciale che svolgono nell’innovazione.

 

Orizzonte 2020 investirà quasi 6 miliardi di euro nello sviluppo di capacità industriali europee nelle tecnologie abilitanti fondamentali. Tra queste: fotonica, micro e nanoelettronica, nanotecnologie, materiali avanzati, fabbricazione e processi avanzati, biotecnologie. Lo sviluppo di queste tecnologie richiede un approccio multidisciplinare, a intenso tasso di conoscenza e capitale.

 

In base alla proposta della Commissione, 5,75 miliardi di euro (+ 21%) saranno assegnati alle “azioni Marie Curie” che hanno sostenuto formazione, mobilità e sviluppo di capacità di oltre 50 000 ricercatori da quando sono state istituite nel 1996.

 

In quanto parte integrante di Orizzonte 2020, l’IET avrà un ruolo di rilievo nell’avvicinare tra loro istituti di eccellenza nell’istruzione superiore, centri di ricerca e imprese per creare gli imprenditori di domani e assicurare che il “triangolo della conoscenza” europeo sia all’altezza della concorrenza dei migliori nel mondo. La Commissione ha deciso di aumentare sensibilmente il sostegno all’IET con una proposta di bilancio pari a 2,8 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 (rispetto ai 309 milioni di euro erogati dalla fondazione nel 2008 a oggi). L’IET si basa sul concetto pionieristico dei centri di partenariato transfrontalieri privati-pubblici, noti come le Comunità della conoscenza e dell’innovazione. Le tre Comunità della conoscenza attualmente in essere, che vertono su energia sostenibile (CCI InnoEnergy), cambiamenti climatici (CCI Clima) e società dell’informazione e della comunicazione (EIT/ICT Labs), si amplieranno con la creazione di sei nuove Comunità nel periodo 2014-2020.

 

I finanziamenti per il Consiglio europeo della ricerca aumenteranno del 77%, pari a 13,2 miliardi di euro. Il Consiglio europeo della ricerca sostiene gli scienziati dotati di maggior talento e creatività nella ricerca di frontiera di altissimo livello in Europa, nell’ambito di un programma riconosciuto e apprezzato a livello internazionale.

 

Orizzonte 2020 consentirà altresì di promuovere la cooperazione internazionale al fine di rafforzare l’eccellenza e l’attrattività dell’UE nella ricerca, di dare risposte congiunte alle sfide globali e sostenere le politiche esterne dell’UE.

 

Il Centro comune di ricerca, servizio scientifico interno della Commissione europea, continuerà a offrire sostegno scientifico e tecnico all’elaborazione delle politiche dell’UE, dall’ambiente all’agricoltura e alla pesca passando per le nanotecnologie e sicurezza nucleare.

 

Orizzonte 2020 sarà corredato di ulteriori misure che integreranno lo Spazio europeo della ricerca, un mercato unico effettivo per la conoscenza, la ricerca e l’innovazione entro il 2014.

 

Per maggiori informazioni:

MEMO/11/848

Programma per la competitività delle imprese e per le piccole e medie imprese: IP/11/1476 e MEMO/11/852

Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET): IP/11/1479 e MEMO/11/851

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Programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP)

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