Giornali digitali: i sindacati francesi chiedono al Parlamento l’allineamento dell’IVA alla carta stampata

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Un’IVA al 19,6% impedisce agli editori di poter fissare prezzi attrattivi per i clienti.

Francia


Giornalismo digitale

I sindacati hanno chiesto al Parlamento francese l’allineamento delle aliquote IVA per i giornali elettronici e su carta stampata.

Alla stampa online viene, infatti, applicato un tasso del 19,6% mentre a quella su carta solo il 2,1%.

In virtù del principio di neutralità dei supporti di distribuzione, i rappresentanti della stampa francese ritengono che applicare all’editoria digitale la stessa aliquota prevista per la carta stampata sia “legittimo, realistico e urgente“.

Una posizione questa che trova d’accordo i sindacati della stampa di quotidiani e riviste, nazionali e regionali, e di quelli della stampa specializzata.

 

Le organizzazioni di categoria considerano legittima la loro richiesta poiché “i contenuti editoriali sono equiparabili” a prescindere dalla modalità di distribuzione. Inoltre perché, secondo i sindacati, “il principio di base che ha portato all’applicazione alla stampa di un tasso ridotto vale anche per quella digitale, pilastro della democrazia e vettore culturale”.

In più, “le aspettative, gli usi e i comportamenti dei lettori sono cambiati drasticamente come la loro relazione al valore, per cui l’IVA non deve essere un ostacolo alla fissazione di un prezzo attraente”.

 

I sindacati sottolineano inoltre l’urgenza del provvedimento, perché “adesso si stanno costruendo i nuovi modelli economici per la stampa”.

Gli editori ricordano inoltre che “lo scorso anno la Francia ha già fatto un passo in questa direzione con i libri, che dal 1° gennaio beneficeranno di un’aliquota IVA unica a prescindere da quale sia il supporto di distribuzione“.