Dividendo digitale: Telecom Italia auspica una rapida conclusione dell’asta. Il PD propone di destinare i proventi alle Regioni

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Ieri, nella sua 15esima giornata di rilanci, l’asta del dividendo digitale è giunta alla ragguardevole cifra di 3,4 miliardi euro, portando un incremento totale di 1,1 miliardi di euro.

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Marco Patuano

Internet in mobilità rappresenta una grande opportunità, ma c’è chi auspica che l’asta delle frequenze per i servizi mobili di quarta generazione finisca presto.

A esprimere questo auspicio è stato l’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, a margine del Working Capital – Premio Nazionale Innovazione, il progetto di Telecom Italia e PNICube (l’Associazione degli Incubatori Universitari Italiani) che sostiene i giovani talenti dell’innovazione italiana e promuove la creazione di startup.

 

Patuano non ha rilasciato ulteriori stime circa l’esborso preventivato dal gruppo per aggiudicarsi le frequenze – in precedenza aveva parlato di almeno un miliardo di euro – limitandosi a dichiarare che “il processo è in corso” e che Telecom Italia è “assolutamente interessata a perseguire la strategia sulle frequenze per la telefonia di quarta generazione”.

 

Ieri, nella sua quindicesima giornata di rilanci, l’asta del dividendo digitale è giunta alla ragguardevole cifra di 3,4 miliardi euro, portando un incremento totale di 1,1 miliardi di euro rispetto alle offerte iniziali e superando anche le più rosee previsioni del Governo.

Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani attendeva, infatti, un introito iniziale di 2,4 miliardi di euro con l’obiettivo di arrivare – dopo la fase dei rilanci – a un montante di 3,1 miliardi di euro.

 

Cresce, intanto, il dibattito su come utilizzare la cifra eccedente i 2,4 miliardi iscritti nella Finanziaria (leggi articolo Key4biz): secondo Michele Meta, deputato e capogruppo del PD in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera, una parte di queste risorse dovrebbe essere destinata a rimpolpare le casse delle Regioni dopo i tagli previsti dal Governo.

Parte delle risorse dell’asta, spiega Meta, “potrebbero essere messe a disposizione delle Regioni per recuperare il miliardo e mezzo di euro di tagli al trasporto pubblico locale”.

Meta ha ribadito quindi che il Governo dovrebbe ‘fare cassa’ anche con le frequenze per il digitale terrestre, che verranno assegnate invece gratuitamente attraverso la procedura del beauty contest.

Una scelta “incomprensibile” afferma il deputato PD, secondo cui un’asta anche per queste frequenze permetterebbe di “correggere l’iniquità dei tagli selvaggi imposti agli enti locali e di avviare misure per la crescita”.