Dividendo digitale: domani l’apertura delle buste. Entra nel vivo l’asta delle frequenze

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Alla gara partecipano H3G, Vodafone, Telecom Italia e Wind. Il Governo conta di incassare 2,4 miliardi.

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Dividendo digitale

Saranno aperte domani le buste contenenti le offerte relative all’acquisizione delle frequenze del dividendo digitale. E’ scaduto, infatti, oggi a mezzogiorno il termine per la presentazione al Ministero dello Sviluppo Economico delle offerte per le frequenze delle bande 800, 1800, 2000 e 2600 Mhz, liberate con il passaggio della tv dall’analogico al digitale terrestre, e quelle del Ministero della Difesa.

Alla gara partecipano H3G, Vodafone, Telecom Italia e Wind. Linkem, infatti, ha ritirato la sua candidatura.

Le frequenze oggetto della gara saranno divise in blocchi, per un totale di 255 Mhz, vale a dire, come ha spiegato il ministero dello Sviluppo economico, “la più grande capacità di spettro messa a gara in Italia”.


In seguito alla presentazione delle offerte, in presenza di più proposte per uno stesso lotto, si procederà alla fase dei rilanci.

Il Governo conta di incassare dall’asta almeno 2,4 miliardi di euro: le aziende dovranno pagare le frequenze entro fine settembre, mentre le frequenze occupate potranno essere liberate entro la fine del 2012 per essere messe a disposizione degli operatori di telefonia mobile dal primo gennaio 2013.

L’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze in banda 800 MHz, ora in uso alle emittenti locali in modalità analogica, sottolinea il Governo, rappresenta “una decisione importante e strategica che ha una duplice finalità pubblica: garantire a tutti i cittadini una maggiore qualità del servizio televisivo attraverso la conclusione anticipata del piano di switch-off, che segnerà il passaggio definitivo dalla televisione analogica a quella digitale; liberare le risorse frequenziali in banda 800 MHz”.


Queste frequenze sono molto pregiate e anche ai sensi della decisione della Commissione europea devono essere impiegate per scopi strategicamente rilevanti: in particolare per i servizi di comunicazione elettronica mobili in banda larga. Infatti dal primo gennaio 2013 tali frequenze saranno utilizzate dalla telefonia mobile, collocando l’Italia all’avanguardia in Europa.

Anche altri Paesi europei, tra cui Inghilterra, Francia e Germania, hanno avviato le procedure di assegnazione agli operatori delle bande del dividendo digitale tramite gare competitive col fine di stimolare lo sviluppo della larga banda mobile per la crescita del Paese. In Germania l’asta (articolata su 41 blocchi di frequenze nelle bande 800 MHz, 1.8 GHz, 2 GHz e 2.6 GHz) è terminata con un ricavo complessivo di 4.38 miliardi di euro.

Per maggiori informazioni:

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