Digitale terrestre: 500 mila toscani rischiano di rimanere senza Tv. Il governatore della Regione chiede il rinvio dello switch-off

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I problemi sono soprattutto per gli abitanti delle zone montane mentre le 40 emittenti locali rischiano di trovarsi sostanzialmente dimezzate.

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Enrico Rossi

Rinviare lo switch-off per il digitale terrestre in Toscana, previsto a oggi per il 3 novembre prossimo, o il rischio è di lasciare al “buio” televisivo 500 mila cittadini. A chiederlo è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ha inviato una lettera al ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani, al presidente dell’Agcom Corrado Calabrò e al presidente di Rai Way Francesco De Domenico.

 

Lo switch-off per la Toscana, con un decreto dello scorso 24 giugno, è stato anticipato al 3 novembre ma Rossi, nella lettera a Romani, chiede un rinvio “al primo semestre 2012 per consentirle di attivare, per quanto di sua competenza, tutte le iniziative di concertazione in grado di assicurare alla cittadinanza toscana le opportune garanzie di livelli occupazionali, tutela delle imprese ed osservanza dei principi di pluralismo televisivo che sono certo le stanno a cuore“. Il rinvio, ha spiegato il governatore, serve per dare “più tempo ad enti locali e cittadini, per intervenire ed evitare questo disastro di buio televisivo che rischia di verificarsi in Toscana anche a causa della sua conformazione geografica”.

 

La Regione peraltro, si legge nella lettera inviata a Romani, passerà al digitale in regime di scarsità frequenziale, con possibili interferenze sul segnale provenienti dalla Corsica. “Dal 2 dicembre si potrà trasmettere solo in digitale – ha sottolineato Rossi – se non ci sarà un ripensamento: il che ci fa credere che, per una buona parte dei cittadini della Toscana, questo rischia di essere un Natale senza televisione. Secondo le nostre previsioni saranno circa 500 mila i cittadini toscani che, stante queste condizioni, saranno senza tv, e c’è il pericolo che le 40 emittenti locali si trovino sostanzialmente dimezzate alla fine di questo percorso”.

 

Una situazione, quella della Toscana, denunciata anche dal presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani, e dal parlamentare Pd Ermete Realacci.

“La Toscana non è pronta al passaggio al digitale terrestre. Per evitare di isolare migliaia di cittadini è dunque necessario rinviare la data di switch-off“, hanno chiesto i due in occasione di una conferenza stampa del 18 luglio.

“La necessità – hanno detto – è quella di evitare situazioni di disagio televisivo”, soprattutto agli abitanti delle zone montane e di tutte quelle zone che ancora non ricevono correttamente neanche il segnale analogico.

 

Quando si procederà allo switch-off si potrebbe verificare un ridimensionamento del servizio per molte aree, con perdita del segnale televisivo per zone nelle quali la ricezione dei programmi è un importante fattore sociale, soprattutto nel periodo invernale.

 

“Se non ci sarà un intervento decisivo – hanno aggiunto – una parte dei cittadini rimarrà senza televisione per lunghi periodi e le emittenti televisive non attrezzate non avranno la licenza per le trasmissioni”. “Abbiamo presentato un’interrogazione in Parlamento – ha poi informato Realacci – e chiediamo che la data di passaggio venga rinviata. Per evitare che a rimetterci siano le fasce più deboli della popolazione, tra cui gli anziani e le persone con un basso livello di istruzione, vittime certe del digital divide”.